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IL RICORDO
18 Agosto 2018
La Pro Calcio Isola Liri ricorda Alessandro Fabrizi, ©ProCalcioIsolaLiri
Isola del Liri, 16/08/2018
Ciao Alessandro,
sei andato via alla grande da Capitano vero, eravamo tutti lì….
ti abbiamo accompagnato con le lacrime agli occhi perché tutti noi avevavmo bisogno di un’altra tua parola, di un altro momento con te, che ne sò, magari baciati dal sole a bordo campo per capire se stavamo andando bene con i ragazzi…
… sì i ragazzi, quelli che potevi consigliare solo tu con la tua intelligenza e la tua maturità,non erano pronti a lasciarti, ma in fondo, nessuno di noi lo era!
Abbiamo urlato forte per la rabbia e la tristezza, per il bene che ti vogliamo e per quello che abbiamo ricevuto da te. Tutte le società di calcio della Provincia, da Anagni a Cervaro, da Pontecorvo a San Donato Val Comino, hanno dimostrato cordoglio verso di noi e verso la tua famiglia. La Figc, l’AIAC e l’AIA, Gazzetta Regionale e tutto il mondo del calcio ti ricorda.
Grazie Ale, ci hai fatto crescere tanto per come hai affrontato la tua malattia. Ci volevi vicino perché con noi era tutto come prima,con i mister si parlava di tutto ma non di quel “Male” che avevi dentro.
Il momento del dolore e della sofferenza te lo sei tenuto tutto per te, poi appena ti rimettevi in piedi stavi lì, al Nazareth, a dispensare consigli preziosi, ad ascoltare quello che t’eri perso, a capire come andavano le tue squadre.
La voglia di starci ti ha dato sempre il coraggio di lottare per tornare di nuovo al campo, a seguire gli allievi regionali anche in trasferta sul pullman alle 6 del mattino pur sapendo che non potevi giocare; hai avuto il coraggio di soffrire per tornare a scuola, a studio, a scrivere, alla tua semplice vita di ragazzo che amava ed apprezzava ogni singolo momento di normalità.
Non volevi la luna e le stelle, perché avevi la capacità di amare la semplicità, di valorizzarla e renderla unica.
Grazie Alessandro Fabrizi, numero 6 capitano della Pro Calcio Isolaliri.
Ps. Con te hai portato la tua fascia al braccio, un pallone della tua “Rometta”, due maglie biancorosse e la n. 6 del Castelliri 1971 quella che più volte hai onorato in campo.
Se lassù trovi un po di ragazzi insegna loro a giocare a calcio!
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