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Provinciali
05 Febbraio 2020
L'Empire
Come spiegatoci e confermatoci da membri di entrambe le società Trigoria ed Empire, questo weekend è avvenuto uno di quei fatti che non vorremmo mai raccontare. Un episodio di violenza, un gesto orribile e pericolosissimo, compiuto da un ragazzo ai danni di un suo stesso coetaneo. Fortunatamente il tutto sembrerebbe essersi risolto senza gravi conseguenze per la vittima, cui vanno i nostri auguri e soprattutto la nostra solidarietà, perché situazioni del genere, e non vogliamo scadere nella retorica nel dirlo, non dovrebbero mai capitare su un campo da calcio. Non può la trance agonistica giustificare un qualcosa di simile. Cosa è accaduto? Ve lo raccontiamo, a malincuore. In occasione del match tra le due squadre classe 2003, militanti nel campionato Under 17 Provinciali, è avvenuto uno scontro di gioco tra due ragazzi. Tommaso Di Matteo, alzatosi, si è allontanato, e l'altro ragazzo, giocatore appartenente al team di casa, andandogli dietro gli ha tirato un calcio una prima volta, per poi, - Di Matteo intanto è finito a terra - tirargli un secondo calcio alla testa. (Dinamica questa, confermata da esponenti di ambo le parti). Sono seguiti attimi di sconforto e paura, per le condizioni di Tommaso, portato in ospedale per accertamenti (fortunatamente le notizie arrivate riguardo la sua salute sono state rassicuranti). Ma c'è del positivo in una giornata pessima come questa. Il presidente dell'Empire, infatti, Daniele Gabriele ci tiene a sottolineare ai nostri microfoni che: "L'atteggiamento di tutto il Trigoria, dai sostenitori ai giocatori in campo, dalle panchine allo staff, è stato esemplare. Hanno tutti fatto il massimo per tenere sotto controllo una situazione difficile e, soprattutto, ho apprezzato molto il fatto che abbiano preso immediati provvedimenti nei confronti del ragazzo autore del gesto. L'atteggiamento avuto dal Trigoria, davvero, non è da tutti." Il ragazzo autore del gesto, infatti, è stato subito allontanato dalla società. Per adesso almeno, come confermatoci da Ettore Delpriore, nuovo direttore tecnico del Trigoria. "Sì, abbiamo ritenuto opportuno intanto operare così, in modo da far capire da subito in modo chiaro al ragazzo che ha sbagliato. Ovviamente noi non vogliamo condannare il ragazzo, che ha compiuto comunque un gesto inqualificabile, bensì il gesto stesso che ha compiuto. Per questo stiamo ragionando in società a un modo, a un sistema per reintegrarlo poi a noi in modo educativo: magari, un'idea che stiamo valutando, potrebbe essere quella di affiancarlo come assistente a uno dei nostri istruttori della scuola calcio. Vedremo".
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