L'intervista
Pro Calcio, Rubenni: "Ho visto grande professionalità"
In questi giorni difficili il tecnico elogia il comportamento di staff e giocatori: nonostante la lontananza tutti fanno del proprio meglio
“Se mi guardo alle spalle, vedo un campionato a due facce per quanto ci riguarda” commenta con noi Andrea Rubenni, tecnico della Pro Calcio Tor Sapienza. “C'è stato un girone d'andata al di là delle aspettative, considerando che questa era una squadra rinnovata e anche il fatto che io stesso venivo dal giro delle prime squadre. Per lunghi tratti siamo rimasti agganciati al treno delle squadre in lizza per i playoff, anche se il nostro obiettivo è sempre stato quello di ottenere una salvezza tranquilla. L'interruzione del campionato è arrivata in un momento non semplice per noi, il girone di ritorno è stato molto duro, ci ha visto conquistare solamente una vittoria e un pareggio sinora. L'unica nota positiva è stata la grande partita disputata con l'Ostiamare, il 4-4 festeggiato all'ultimo. Qualche rammarico c'è stato perché all'inizio del 2020 siamo stati decimati da infortuni e influenze, molto spesso non riuscivo a effettuare allenamenti con un numero adeguato di giocatori e un po' n abbiamo risentito. Comunque, tolte alcune partite del ritorno, nelle altre abbiamo sempre combattuto e giocato a testa alta, mi viene subito in mente a tal proposito la gara con l'Urbetevere, contro cui abbiamo perso nonostante fossimo in vantaggio per 1-0. Stavamo preparando, con le toppe devo dire, una partita che per noi era molto importante con il Grifone Monteverde, prima che si interrompesse il campionato. Il ricordo più bello? La vittoria con la Romulea, arrivata nel bel mezzo della striscia di cinque successi consecutivi, arrivata grande a una grande prestazione corale. Ma porto dentro il cuore anche una sconfitta, quella con la Vigor Perconti, assolutamente immeritata. Una gara ricca di episodi, ma che ha portato ai miei occhi una grinta e una voglia da parte dei miei giocatori veramente importante”. Sul momento attuale: “In società ne parlavamo già da un po', avendo io diverse parenti che si trovano a Milano, temevo già da tempo che si sarebbe arrivati ad avere un blocco totale. Giusto così, sarebbe stato irresponsabile continuare a lavorare normalmente. Oggi sia o organizzati: ci sentiamo quotidianamente con i ragazzi, cui abbiamo fornito un programma realizzato dal nostro preparatore, Marzio Di Canio, che ringrazio e che si sta rivelando un valore aggiungo per il mio gruppo. Inizialmente avevamo dato un lavoro al parco, ora con le ulteriori restrizioni abbiamo mandato delle schede individuali con esercizi ad hoc da svolgere a casa. Sono rimasto contento per la grande professionalità dimostrata in questa situazione non solo dal mio staff ma anche dai miei stessi giocatori. Un consiglio per loro? Di riassaporare e rivivere momenti che spesso perdiamo: momenti di condivisione con i propri genitori, il pranzo, la cena. In una situazione così difficile come quella in cui ci troviamo dei ragazzi di sedici anni non possono far altro che responsabilizzarsi e trarne un insegnamento, per maturare ancor di più”.