La rubrica

La Voce del capitano, Cupperi e il suo Atletico Fiuggi

Questa settimana abbiamo conosciuto il leader dello spogliatoio del team di Fregene

Dieci anni nella stessa società è un bel traguardo per qualsiasi calciatore, figuriamoci per un ragazzo classe 2003 che, di conseguenza, è letteralmente cresciuto all'interno del suo club. Parliamo di Alessio Cupperi, leader dell'Atletico Terme Fiuggi, nuovo protagonista della nostra rubrica "La Voce del capitano". "Sì è sempre stato un piacere e un orgoglio per me indossare la maglia di questa società e rappresentarla", ci spiega Alessio. Nel corso del suo tempo all'Atletico ci sono stati momenti più belli e altri più difficili, come questa stagione, iniziata da subito in salita. "Le cose non sono andate tanto bene e ci dispiace. Io personalmente sono convinto che potevamo fare molto di più, non credo che quanto ottenuto sinora rispecchi il nostro valore. Valore che abbiamo dimostrato di avere in quella che ritengo essere stata la partita più bella di tutte fra quelle fatte, quella contro la Romulea vinta 4-2. Una grande giornata sia a livello personale, avendo fatto due assist, sia per la squadra in quanto abbiamo dimostrato di non essere inferiori a nessuno". E proprio riguardo il resto del gruppo, Alessio la pensa così: "A mio parere è molto unito e solido, a livello calcistico quest'anno rispetto agli altri anni siamo riusciti a segnare molto di più perlatro, però ci è costato parecchi punti l'aver avuto dei cali di concentrazione in fase difensiva, dove avremmo dovuto far meglio, sicuramente". Sull'essere capitano: "Per me è un onore essere il capitano della mia squadra. Un buon leader secondo me si distingue in campo incitando i propri compagni, combattendo con loro, e cercando di tirare fuori il meglio da ogni singolo compagno di squadra" E come ogni altra persona, Alessio in questo periodo ha dovuto modificare radicalmente le proprie abitudini. "Ci troviamo in una fase in cui bisogna stare tutto il tempo a casa: qui mi dedico particolarmente alla famiglia e allo studio, specialmente la mattina e la sera. Durante il pomeriggio, invece, posso passare del tempo con i miei compagni di squadra grazie alla tecnologia, allenandoci insieme, seppur a distanza, ciascuno a casa propria".

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