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La Voce del capitano, Riccardo Zorzo e il suo Carso

Questa settimana abbiamo conosciuto il leader dei pontini: "Con un po' di concentrazione in più avremmo potuto far meglio"

29 Marzo 2020

Riccardo Zorzo

Riccardo Zorzo

Riccardo Zorzo

Una Polisportiva Carso combattiva e dotata di buone qualità, potendo contare anche su dgli ottimi ragazzi a dare una mano da sotto età, quella vista quest'anno. Una squadra che guardando la classifica si trova in piena zona playout, con quegli otto pareggi, soprattutto a pesare. Se avesse vinto in più, la metà delle partite pareggiate sarebbe più che a metà classifica. Della stagione e non solo ne abbiamo parlato con il capitano, Riccardo Zorzo. "Mi preme dire anzitutto che noi siamo un gruppo che non ha mai mollato in nessuna partita", esordisce il leader dei pontini, "come si può vedere in guardando ai risultati. Partivamo sempre in svantaggio e poi riuscivamo frequentemente a ribaltare la situazione. Penso proprio che il nostro punto di forza sia quello di non arrendersi mai. Avremmo potuto fare meglio e dovremmo crescere sotto questo aspetto, invece, per quanto riguarda la concentrazione, soprattutto nei primi venti minuti. La stagione? Non è iniziata molto bene, siamo usciti sconfitti con un 5-0 per la Romulea all'esordio, ma siamo stati capaci di rialzarci subito. Diciamo che come inizio 2020 avremmo potuto fare molto meglio, abbiamo perso punti in modo evitabile. Fra tutte, la partita che mi è rimasta più impressa di questa stagione è stata quella con la Romulea in casa nostra, perché abbiamo messo impegno, grinta e cattiveria riuscendo a riscattarci e a portare a casa il risultato". Riccardo Zorzo è un difensore centrale e gioca con il Carso da diversi anni: "Sì, anche se dopo il primo anno di Elite sono partito per una nuova esperienza con la Virtus Entella. Sono stato lì per un anno poi sono tornato qui a Carso: che dire, indossare questa maglia significa molto per me perché con questa società ci sono cresciuto e mi ha dato tanto". Riguardo se stesso, Riccardo si descrive così: "Sono un centrale ma posso fare anche il terzino. Penso che il mio punto di forza sia l’umiltà e l’adattabilità in più ruoli mentre dovrei migliorare sulla fiducia in me stesso, sulla mentalità e determinazione. La fascia da capitano? Portarla per me è molto importante anche perché so che il mister ha fiducia in me e che pensa che posso dare una mano ai miei compagni nei momenti di difficoltà. La differenza tra un buon capitano è un capitano mediocre penso sia proprio questa: saper aiutare i compagni nei momenti di difficoltà". Ci troviamo tutti a vivere un periodo complicato e inatteso. "Penso sia difficile per tutti al di là della squadra d'appartenenza. Dobbiamo stare tutti più uniti e cercare di rimanere a casa, riguardo il mio tempo libero lo sto investendo maggiormente nell'esercizio fisico, per non rimanere indietro se si tornerà in campo. Ad aiutarci a rimanere in movimento ci ha pensato il nostro mister, preparando degli esercizi da fare a casa. Ma sto approfittando di questo tempo anche per giocare con gli amici alla play e stare un po’ con la famiglia".

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