L'intervista
Anagni, Bottaro: "Tante soddisfazioni alle spalle"
Il tecnico della compagine ciociara commenta il periodo di quarantena e torna con la mente alla stagione che è stata fino allo stop
Come tutti, anche il Città di Anagni ha dovuto fermarsi di fronte allo scoppio dell'emergenza Coronavirus, che da oltre un mese oramai ha chiuso le attività. Con il tecnico Simone Bottaro abbiamo parlato di questo e non solo anche di una stagione che ha messo in luce le qualità dei suoi, temute da tutti. "Seguo le indicazioni con fiducia nelle istituzioni, sperando possa passare tutto in fretta e tornare come prima" commenta con noi Simone Bottaro, tecnico dell'Anagni, "Ai miei ragazzi, per questo periodo, ho fornito un programma di allenamento, semplice da eseguire soprattutto per chi vive in campagna: con loro mi ci sento spesso, mentre per il resto passo il mio tempo con i miei figli e con i miei cari, studiando e tenendomi informato anche con altri mister del nostro campionato e non solo". Sulla stagione: "Eravamo a un buon punto, ci mancava qualche passo ancora per ottenere l'obiettivo minimo che era la salvezza in un campionato così difficile e competitivo come il nostro. Restano tanti bei ricordi se mi guardo indietro, come i grandi pareggi con Trastevere e Tor di Quinto: partite pirotecniche per i goal. Soprattutto la prima ricordo bene, dove anche il pubblico amaranto ci fece i complimenti. Ma ora che ci penso mi torna in mente anche l'ultima vittoria con l'Ottavia, conquistata su un campo difficilissimo: lì la squadra si è mostrata compatta e unita, abbiamo scaricato tutti i cavalli del motore. Tutto sommato penso che tutti noi, sia staff che giocatori, possiamo sentirci soddisfatti per quello che abbiamo fatto quest'anno sotto l'aspetto del gioco espresso che e dei miglioramenti che abbiamo compiuto. Mi resta dentro la sensazione di stima e l'apprezzamento nei miei confronti da parte dei ragazzi, soprattutto nei momenti di difficoltà, come quando sono arrivate alcune sconfitte consecutive. Sono sempre stato felice di andare al campo con loro e sento la loro mancanza".