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Focus
10 Maggio 2025
Mauro Drisaldi (Foto ©De Cesaris)
Chissà cosa si provi ad indossare la fascia del Trastevere nella prima finale della sua storia in Under 17? Un'emozione che avrà modo di vivere Mauro Drisaldi, che domani calcherà il terreno del Martoni di Monterosi da capitano, davanti a tutti all'ingresso in campo, pronto a condurre i suoi compagni. Un leader che ha trascinato la squadra nel corso di tutta la stagione, sempre pronto a lottare e a dare tutto per questi colori, tra gli ultimi a mollare in ogni situazione.
Una regular season da incorniciare per lui, con tante prestazioni sopra le righe ed una media realizzativa super, ben 11 infatti i centri stagionali: numeri davvero niente male per chi di mestiere non fa l'attaccante. Drisaldi si è confermato anche con la maglia della Rappresentativa, non a caso è stato tra i migliori della spedizione in Sicilia, mostrando anche lì tutte le sue qualità sia tecniche che caratteriali.
Il suo rendimento nei play off è stato fin qui altalenante, con due gare molto differenti tra loro a livello personale. Nei quarti di finale stravinti contro la Romulea il capitano ha guidato la barca in porto al meglio, togliendosi anche la soddisfazione di propiziare con un'azione personale l'autogol che ha stappato il match e dettando i ritmi nel finale. In semifinale invece, è partito un po' in sordina crescendo sempre di più nel corso della gara, come spesso gli capita: non è stato però preciso dal dischetto, facendosi parare la conclusione da D'Angelo nella lotteria dagli undici metri, un errore per sua fortuna alla fine ininfluente sulla qualificazione in finale. Avrà tanta voglia di rivalsa e anche questo ci ha portato a scegliere lui come Osservato Speciale.
Drisaldi è il prototipo del centrocampista moderno, box to box come si dice in gergo, che si fa sentire in entrambe le fasi di gioco. Tra le sue caratteristiche principali ci sono senza dubbio la qualità e la capacità di giocare nello stretto, oltre a grandi tempi di inserimento e letture importanti. Ciò che stupisce di lui è la continuità nei 90'. Occhio infatti alla fetta finale di gara perché quando tutti sembrano stremati, i giri del suo motore sono ancora alti ed è proprio in quei momenti che domani potrebbe fare la differenza.
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