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Lazio: ora Bertini si è preso le luci della ribalta

I biancocelesti si godono lo strepitoso avvio di stagione del centrocampista che quest'anno sembra aver imparato a segnare come un attaccante

14 Novembre 2018

Bertini, avvio di stagione da urlo per lui ©Cippitelli

Bertini, avvio di stagione da urlo per lui ©Cippitelli

Bertini, avvio di stagione da urlo per lui ©Cippitelli

La sconfitta di Livorno fa male ma, nonostante uno scivolone alquanto inaspettato, la Lazio resta lassù, in scia, pronta a giocarsi sino all'ultimo un posto in paradiso. Fratini serra le fila, giustamente, ma è consapevole di avere l'arsenale giusto per tentare l'assalto ai playoff. C'è ottimismo infatti dalle parti di Formello soprattuto perchè, in questo avvio di stagione, c'è chi sta dimostrando di poter trascinare l'Under 17 verso traguardi importanti. I riflettori si sono così spostati su uno che, al contrario di quanto dicano i numeri attuali, ha sempre svolto un lavoro oscuro. Marco Bertini però, in 9 nove giornate, ha saputo prendersi la Lazio. Il centrocampista è stato uno dei pilastri della strepitosa cavalcata che i 2002 hanno condotto nella scorsa Under 16. Un viaggio percorso a tutta velocità, a suon di chilometri e palloni sradicati dalle caviglie degli avversari. Bertini è sempre stato il lavoratore oscuro della squadra di Fratini, ago silente della bilancia in grado di dare equilibrio e sostanza dietro alle folate offensive dei compagni. Zilli, Marras, Orlandi e Russo, giocatori offensivi e micidiali ma supportati grazie alla capacità di lettura del gioco e al dinamismo di uno che in questi anni ha dimostrato di sapersi esprimere con continuità su livelli altissimi. Quest'anno però l'impatto con la nuova stagione è stato semplicemente devastante: 6 gol in 8 partite, bottino da fantascienza per uno che di mestiere non fa certo l'attaccante. Decisivo contro Parma e Juventus con 4 reti che sono valse 6 punti, prima l'acuto con l'Empoli e infine quello con il Livorno. Acuti figli di un paio di rigori ma, soprattutto, di una capacità di far male su palla inattiva. Calci d'angolo e punizioni calciate in area di rigore, situazioni in cui Bertini ha saputo lasciare un segno indelebile e a dir poco tangibile. Il classe 2002 ha saputo così andare oltre i limiti di un ruolo che lo vede spesso protagonista senza palla, più occupato a coprire che ad attaccare. Fratini in fondo l'ha sempre saputo e non è certo un caso se, già lo scorso anno, impiegò poco a farne un perno imprenscindibile del suo centrocampo. Domenica arriva il Carpi, Bertini e la Lazio già scaldano i motori...

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