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Livorno-Lazio, come a scuola un appello ad alzata di mano

Le due squadre arrivano al match dopo un percorso non semplicissimo e sono chiamate a vincere

11 Ottobre 2019

Ruggeri, l'obiettivo è tornare alla vittoria @DeCesaris

Ruggeri, l'obiettivo è tornare alla vittoria @DeCesaris

Ruggeri, l'obiettivo è tornare alla vittoria @DeCesarisCome quando si sta a scuola. La maestra alla cattedra e gli alunni ai banchi. Prima cosa, l'appello. La risposta ad alzata di mano. Come quando si sta a scuola la Lazio deve rispondere presente con tutti i suoi protagonisti, a partire da Ruggeri. Il mister biancoceleste deve rispondere a gran voce alla chiamata. Non può permettersi passi falsi, non più. Il mister deve dimostrare che il percorso fatto fino ad ora è solo frutto di un periodo no. Come Ruggeri, anche i giocatori devono mettere qualcosa in più in campo e in particolar modo coloro che possono dare il cambio di marcia. Riosa, Castigliani, Mancini devono caricarsi questa squadra sulle spalle e dimostrare che possono trascinarla. Non solo la Lazio deve però rispondere presente. Chi non può assentarsi infatti è proprio il Livorno. Ultimo in classifica e con numeri terrificanti: cinque partite, cinque sconfitte, due gol fatti e ventitre subiti. Sette gol dalla Juve, cinque dalla Juve, quattro dall'Empoli. Un ruolino di marcia da 4 in pagella.  Ed è per questo che la Lazio non può sbagliare. Deve vincere e lo deve fare a pieni voti. Un 6 risicato probabilmente non basterebbe per scacciare via i dubbi. Serve una prova maiuscola per trovare la prima vittoria in un campionato ancora aperto e nel quale questa squadra può seriamente ambire alle posizioni di vertice. Non bisogna assentarsi più, le giustificazioni sono finite. 

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