Lazio, è profondo rosso. Serve una scossa per ripartire

Cadere, cadere e ancora cadere. Di solito però, dopo la caduta ci si rialza. Questa Lazio sembra invece rimanera a terra, aspettando che gli eventi facciano il loro corso. Spenti e incredibilmente ancora a secco di vittorie. Sono passate sei giornate, cinque quelle giocate dalla squadra biancoceleste, e ancora non si vede una reazione. Un inizio di campionato da brividi, che però nelle prime due partite aveva fatto vedere qualcosa di buono. Segnali incoraggianti e che avevano fatto ben sperare. Poi, il blackout. Un susseguirsi di risultati negativi, complice anche il livello dell'avversario. Il Livorno però non si chiama Juve e neanche Genoa. Questa partita era da vincere, ma la vittoria non è arrivata. Colpa di tutti. L'essere passati in vantaggio doveva essere uno stimolo in più a chiudere il match. Non che la Lazio non ci abbia provato. Di mezzo ci si è messa anche un pò di sfortuna, ma visto l'andamento della squadra toscana fino a qui non ci sono scusanti. Il pareggio sa di sconfitta. Sotto la lente d'ingrandimento c'è sicuramente mister Ruggeri che ancora non è riuscito a trovare la quadra del cerchio. Difficoltà evidenti, che però devono essere risolte al più presto. Perchè il treno playoff, obiettivo di inizio stagione, si sta allontanando sempre di più e ad oggi sembra impossibile che i biancocelesti possano fare grandi passi in poco tempo. La Lazio è ancora a terra, ma deve imparare a rialzarsi.