Davide Mastrantonio: il Superhero della Roma, uomo-derby

Stoppate il cronometro: due attimi. 29' del primo tempo e 49' della ripresa. Ora fermatevi anche voi, perché questa è una storia che merita di non essere skippata. Questa è la favola lampo di un giovane portiere. Fatta di convinzione e orgoglio. Di uno che da una vita - dagli inizi alla scuola calcio dell'Acqua Acetosa - si prepara a traiettorie che cambiano.

Il calcio vive di logiche sottili. Di attimi fugaci, di istanti, di episodi. Davide Mastrantonio in una giornata climaticamente vicina alle temperature delle Ardenne, freddo come un iceberg nei duelli dagli undici metri, decide che il derby deve essere questione sua. L'ha deciso sin dal riscaldamento: concentrato, deciso, convinto. In tuffo, in presa. Nelle uscite alte, nelle uscite basse. E in quei duelli che per i portieri rappresentano sempre una forca caudina: dove vado? Tira a destra, sinistra o centrale? Davide ha parato tutto. Due rigori - uno sullo 0-0 - a Piacentini e Jirillo. E per un 2004 - sottoetà - sono segnali straordinari di maturità, capacità tecniche fuori dal comune. In un derby sentito come Frosinone-Roma, non una partita qualunque.

The Iceman

Una dimostrazione di potenza. Come fare puntualmente a ogni turno strike a bowling. "Boom", tutti giù per terra. "Mastro, you did it again". E che vuoi dirgli a un talento così che anche sullo 0-2 dimostra nervi saldi e voglia di non accontentarsi? Chapeau! Dal dischetto, i tentativi di Piacentini e Jirillo, hanno ricordato quello di Muriel a San Siro tra Inter e Atalanta: parato da Handanovic o sbagliato dal colombiano? I meriti, riguardo alle clip dagli undici metri di domenica, sono attribuibili a Mastrantonio: traiettoria non angolatissime certo, ma tu devi tuffarti sempre dal lato giusto. Mastrantonio scruta negli occhi del prossimo rigorista avversario. E lancia i guantoni di sfida insieme alla sua Roma.