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Speciale derby

Lazio, domenica c'è la Roma! Gabriele Paolocci l'Osservato Speciale dei biancocelesti

Sfida al cardiopalma quella del Green Club, in cui il centrocampista delle aquile potrebbe essere il tassello decisivo

04 Novembre 2022

Gabriele Paolocci

Gabriele Paolocci (Foto © Cinellii)

L’aria è già quasi del tutto rarefatta, la tensione per una partita così importante si comincia a sentire in ogni dove, perché il primo snodo cruciale del campionato è qui. Tra poco meno di quarantotto ore Lazio e Roma daranno vita all’ennesimo scontro infinito della capitale, il derby più sentito, non importa la categoria, né tantomeno si tratti di settore giovanile, ma solo la voglia di prendersi la supremazia contro i rivali di sempre. Domenica il concetto verrà amplificato all’infinito, considerando che il match vale una parte determinante della stagione. La classifica del gruppo C recita chiaramente come la distanza tra le due compagini sia solo di un punto, in questo momento a favore dei giallorossi ancora imbattuti e con a disposizione la miglior difesa del campionato. Dall’altra parte del campo però troveranno delle aquile agguerrite, pronte a sbaragliare la vetta forti a loro volta di un attacco stellare, il migliore del girone grazie a ben trenta gol messi a segno. Una squadra dalla qualità dichiarate, in grado l’anno scorso di mettere a ferro e fuoco il raggruppamento, dominando largamente fino ai quarti di finale playoff, in cui uscì proprio contro i lupi. Adesso però è proprio la truppa di Terlizzi a guardare i cugini dal basso, e quale occasione migliore dello scontro diretto per tornare ad invertire la rotta. Nella passata stagione i classe 2006 di Ciaralli, ai tempi allenati da Falsini, non riuscirono nell’impresa, vedendo il discorso il primato chiuso dai biancocelesti, che misero a segno un tris senza storie in quel di Trigoria. A prendersi la palma del migliore in campo fu senza dubbio un enorme Federico Serra, accompagnato però da un sempre “essenziale” Gabriele Paolocci. Il centrocampista dei capitolini è stato indispensabile nella scorsa annata, rivelandosi imprescindibile anche in quella partita. Dopo aver iniziato in punta di piedi dalla panchina nella Scopigno Cup, l’architetto delle trame laziali si è messo all’opera, crescendo di giorno in giorno fino a tornare un giocatore centrale nello scacchiere dei suoi. Bravo nel gestire la sfera, ottimale nel creare una diga imponente davanti alla difesa insieme a capitan Silvestri, la sua dote maggiore rimane quella di saper giocare alla grande senza palla. Capire lo spazio da attaccare, mantenere la giusta posizione, calcolando alla perfezione i tempi in cui inserirsi. Il fiuto del gol ha sempre dimostrato di avercelo, in queste prime sette giornate lo ha perfezionato ancor di più, trovando la rete settimana scorsa nella manita rifilata al Lecce. Ad aprile invece una sua spettacolare conclusione da lontano aveva spaccato in due la stracittadina, permettendo poi alle aquile di sbancare il "Di Bartolomei". Adesso vorrà sicuramente riprovarci, in una sfida di certo tanto importante quanto sentita, e certi giocatori nel momento del bisogno non mancano mai.

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