La stracittadina si avvicina! La Lazio vuole rompere quel tabù chiamato Roma

Non finirà mai, non ci passerà mai quella asfissiante attesa della settimana precedente al derby della Capitale. Per chi sventola al cielo una bandiera giallorossa, c’è una contro parte pronta a stringere la sua sciarpa biancoceleste. La questione non riguarda solo il grande freddo dominante, visto che a Trigoria le temperature sono destinate ad alzarsi sensibilmente. La saga più bella di tutte ci concede l’ennesimo episodio avvincente della sua storia, in una prima parte d’anno che ha visto ogni stracittadina ravvicinata. Nell’attesa della super sfida in Primavera, siamo pronti ad immergerci al massimo nella contesa tra i due gruppi 2007, una classica delle ultime stagioni, in cui però hanno sempre e solo sorriso i romanisti.

Spezzare l'anatema

Lo spessore tecnico dei Lupi è arrivato ad affermarsi fino sul tetto d’Italia, raccogliendo uno Scudetto meritato nella passata stagione, a dimostrazione di un valore unico nel paese. La straordinaria cavalcata nelle fasi finali della banda Falsini ha convinto chiunque, dato che dal Milan fino alla Fiorentina nessuno è stato in grado di trovare delle giuste contromisure ad una Roma straripante.

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I tabù però esistono per esser sfatati, e in una narrativa che al momento vede sempre più equilibrio nella città del Tevere, le Aquile vogliono sbattere a dovere le ali, compiendo l’ultimo passo per affermarsi tra le grandi. Non sarà facile, per la tecnica eccelsa nei rivali, anche se la Lazio ha fatto passi da gigante nell’ultimo anno e mezzo e nascondere così tanto il sogno di colorare la partita di biancoceleste sarebbe frustrante, non dando merito ad un percorso che ha visto il team di Formello migliorarsi sempre di più. Merito di un Marco Alboni che fin qui è stato esemplare, capendo le difficoltà soprattutto mentali di un gruppo rigenerato dalla sua cura, fino a splendere totalmente. Da Pernaselci a Mocci, non lasciando perdere Fazio, Chiucchiuini, Trifelli, senza scordarsi dell’exploit di Carbone e il contributo di tanti altri, inclusi i diversi nuovi arrivati, quasi tutti dall’ottimo rendimento.

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In attesa della Primavera, il fiore sta cominciando a far vedere i suoi petali più pregiati, per una squadra che deve rompere la maledizione con i giallorossi. Le quattro sconfitte in altrettanti incontri degli ultimi due anni, fanno capire come una vera contrapposizione non ci sia mai stata, anche se le storie son fatte per esser cambaite. Ad oggi il terzo posto è figlio comunque del processo che questa formazione ha intrapreso, un po’ tra alti e bassi ultimamente, ma mai perdendo la bussola. L’atteggiamento mostrato dalle Aquile ci ha fatto vedere un gruppo dall’identità sempre più definita, affamato, con la voglia di chi vuole affermarsi. Vincere domenica al Di Bartolomei vorrebbe dire tantissimo, scavalcando proprio i cugini e cominciando davvero a sognare. Si potrebbe parlare di impresa in caso, ma solo mostrando il carattere di inizio stagione la speranza potrà diventare certezza. Anche perché i biancocelesti, escludendo la trasferta di Palermo, non hanno mai fatto vinto negli scontri diretti, ma trovare il successo nel derby darebbe una spinta enorme in vista del 2024.