europei u17
Italia più forte della sfortuna: Mambuku+Elimoghale, Ucraina battuta
La selezione di Favo va sotto per un autogol poi con due reti tra 90' e 91' conquista la vittoria
EUROPEO UNDER 17 - LEGA A, GIRONE A1
ITALIA-UCRAINA 2-1
ITALIA Longoni, Iddrisa (1'st Mambuku), Bovio, Reggiani (30'st Borasio), Giani, Steffanoni (1'st Campaniello), Prisco, Luongo (24'st Baralla) Maccaroni, Arena (24'st Elimoghale), Inacio PANCHINA Maran, Ridolfi, Forte CT Favo
UCRAINA Khadasevych, Melnyk (1'st Muradian), Mylokost, Kostiuk, Kaliuzhnyi; Kutia, Petrovski, Liusin (10'st Tkachenko); Hamzyk (38'st Zalypka), Zudin (18'st Kucheriavyi), Zubriy (18'st Shyshkevych) PANCHINA Krapivin, Onishchuk, Sereda, Dzhurabaiev CT Sytnyk
MARCATORI Bovio 28'pt aut. (U), Mambuku 45'st (I), Elimoghale 47'st (I)
ARBITRO Levi (Israele) ASSISTENTI Koltunoff (Israele) Kolarevic (Croazia) IV UFFICIALE Melnjak (Croazia)
NOTE Ammoniti Maccaroni, Tkachenko, Kaliuzhnyi, Elimoghale, Kostiuk, Luongo Rec. 1'pt, 6'st
Quando tutto sembrava perduto. Quando il destino, beffardo, aveva già pronunciato la sua sentenza, l'Italia ha riscritto la storia di una partita che sembrava stregata, vincendo con un'epica rimonta per 2-1 contro i pari età dell'Ucraina a Lucko, nella seconda giornata del Gruppo A1 del secondo turno della Lega A delle qualificazioni europee. L'Italia conferma il 4-3-1-2 visto tre giorni fa nella vittoria per 1-0 contro la Slovacchia a Sesvete, con le sole eccezioni di Borasio, dello squalificato Comotto e di Campaniello, sostituiti da Bovio, schierato accanto al capitano Reggiani al centro della difesa, da Maccaroni, che agisce sulla trequarti con Luongo arretrato nel ruolo di mezzala, e da Inácio, che compone il tandem offensivo con Arena. L'Ucraina risponde con il 4-3-3, cambiando due elementi rispetto alla sconfitta per 2-1 di mercoledì contro la Croazia a Karlovac: Kutia e Hamzyk prendono il posto di Dzhurrabaiev in mediana e di Muradian in attacco. Titolarissimo, invece, Mykyta Melnyk, terzino destro ex Shakhtar Donetsk tesserato a ottobre dall'Imolese, attualmente sesta nel Girone D della Serie D italiana con 38 punti, a pari merito con il Cittadella Vis Modena.Dopo un'iniziale fase di studio, sono gli ucraini a rendersi pericolosi sugli sviluppi di un calcio d'angolo: Zudin si inserisce sul primo palo e, di destro, calcia al volo, ma il pallone termina a lato. La risposta degli Azzurrini è immediata. Prisco carica il sinistro dai 20 metri e lascia partire uno splendido diagonale che supera Khadasevych prima di stamparsi sul palo. Pochi minuti dopo, i ragazzi di Favo ci riprovano con una lodevole iniziativa personale di Arena, che punta l’area dalla sinistra e calcia sul primo palo, costringendo il numero 12 ucraino alla deviazione sopra la traversa. L’Italia cresce e macina gioco, mentre l’Ucraina si affida al contropiede e alle conclusioni da fuori, prima con Zudin, senza precisione, poi con Melnyk, il cui destro termina debolmente a lato. Al 28', purtroppo, arriva la doccia fredda per gli Azzurrini: Kaliuzhnyi, dalla fascia sinistra, effettua un cross basso al centro con il mancino, sul quale Bovio, nel tentativo di allontanare il pericolo, beffa sfortunatamente Longoni sul primo palo. L’Italia, nonostante lo svantaggio, non si arrende. Arena scambia al limite dell’area di rigore con Inácio, ma il suo destro è facile preda del numero 12 ucraino. Passano pochi minuti e gli Azzurrini ci riprovano, ancora con il numero 19 azzurro, che stavolta spedisce alto sopra la traversa. Prima dell’intervallo c’è tempo per una delle rare occasioni ucraine, ma Longoni si fa trovare pronto, deviando in calcio d’angolo il destro di Zubrii. La seconda frazione di gioco, dopo un paio di sostituzioni tra le fila degli Azzurrini - Mambuku per Iddrisa e Campaniello per Steffanoni -, si apre con l’ennesima chance per la formazione di Favo: Luongo lascia partire un velenoso diagonale dal limite, costringendo Khadasevych a distendersi sulla sua destra. L’Ucraina prova a mischiare le carte con un paio di cambi, ma è ancora l’Italia a rendersi pericolosa: Inácio entra in area, ma il suo destro a giro viene murato; il pallone arriva a Maccaroni, che scarica per il vicino Bovio, ma anche la sua conclusione si infrange sulle fitte maglie ucraine. Gli Azzurrini continuano a spingere e, poco dopo, creano un’altra occasione con Arena, il cui destro finisce alto. Lo stesso numero 19 azzurro, qualche minuto più tardi, sfiora il gol con un colpo di testa su cross dalla destra di Mambuku, ma Khadasevych salva in corner. L’Italia è un fiume in piena e, dopo aver creato altre due palle gol con Campaniello e Baralla, trova il pari al 90': calcio d’angolo dalla sinistra, Mambuku prende il tempo a tutti e, di testa, colpisce la parte interna del palo alla sua destra, prima che il pallone attraversi lo specchio della porta ed entri dalla parte opposta. E proprio quando il pareggio sembra già scritto, la squadra di Favo sferra il colpo del ko: batti e ribatti nell’area di rigore ucraina, prima che Elimoghale, con un destro chirurgico di punta, infili la sfera sotto l’incrocio alla sinistra del portiere, ribaltando definitivamente il risultato.