Lazio, uno sguardo al futuro. Il 2023 sarà l'anno di Giordano Cannatelli?

Non fermarsi mai, davanti a nessun ostacolo, o qualche difficoltà, ma sapere sempre come affrontare le situazioni, trovando spesso la soluzione migliore in tutti i contesti possibili. Offrire costantemente il proprio apporto è una qualità destinata a pochi, pochissimi, senza strafare troppo, capendo però quando dover spingere sull’acceleratore. Lo stop generale al calcio giovanile causato dal Covid non sembra aver frenato l’impeto di Giordano Cannatelli, autentico uomo chiave della Lazio. Il treno ad alta velocità della fascia destra già nella passata stagione era stato uno degli uomini chiave di mister D’Urso, attento e puntuale nella fase difensiva, per poi infiammare la corsia ogni qual volta superava la metà campo. Il terzino biancoceleste ha garantito performance di altissimo spessore in quest’anno e mezzo, dominando spesso i diretti avversari sia sul lungo che sul corto, riuscendo a vincere i duelli sia a livello atletico che qualitativo. Il classe 2005 è stato quasi in tutte le gare tra i migliori in campo della truppa capitolina, sfornando diversi assist, grazie alle sue continue sovrapposizioni, con cui mette sempre in difficoltà gli avversari. Saltare l’uomo è quasi una formalità per il romano, bravo anche a prendersi tante responsabilità nei momenti più importanti. Dopo un campionato da assoluto protagonista, ora il numero 2 rimane un pezzo splendente della rosa, e magari con il nuovo anno arriverà qualche minuto in più anche con la Primavera. Sanderra più volte lo ha portato con sé in panchina, concedendogli un paio di presenze. Magari nel nuovo anno l’aereo prenderà definitivamente il decollo, verso lo spazio però questa volta, per continuare a lasciare tutti un passo indietro su quella fascia ma non solo.