La parabola di Marchetti e Sugamele: dal tricolore alla 1ª squadra col sogno Primavera

L'indice che misura le prestazioni è sempre in salita e fatica a scendere. Sugamele e Marchetti continuano a brillare in quel di Trigoria, affascinando gli occhi anche di Daniele De Rossi che, nonostante l'ampia scelta di un vasto settore giovanile, ha scelto di portarsi con sé in ritiro i due classe 2007. Un'annata strepitosa per l'attaccante e il terzino destro, coronata da uno Scudetto meritatamente vinto ad Ascoli nella finalissima contro l'Empoli, gara dove i due non potevano non essere protagonisti: uno con il gol, l'altro con una prestazione di qualità in fase difensiva. 

Step by step - Le qualità ci sono eccome, ma ciò che contraddistingue e accomuna questi due giovani talenti è la mentalità. Entrambi sono entrati a Trigoria con l'ambizione di arrivare più in alto possibile, come ovvio che sia. Rispetto a tanti altri, però, hanno dovuto superare qualche difficoltà in più. Inizialmente la panchina era il luogo più frequentato dai due calciatori che non si sono mai abbattuti e hanno sempre lavorato. Con professionalità e costanza, due modus operandi fondamentali per chi vuole fare questo mestiere. E quando queste due qualità si incontrano, la strada è tracciata. Falsini ha colto tutte le loro potenzialità, le ha coltivate, migliorate e godute ad Ascoli, che ha segnato la fine e l'inizio di un percorso. 

Alla conquista - Meglio di così non poteva cominciare la nuova stagione per Marchetti e Sugamele. Sono giorni da sogno dove, oltre che godersi la possibilità di allenarsi con campioni dal calibro di Dybala e Abraham, si farà uno step in più di crescita tecnica e non solo. Ma il mirino è rivolto verso il prossimo campionato dove entrambi si augurano di continuare il percorso con chi li ha portati ad essere i 2007 più promettenti di Trigoria, ovvero Gianluca Falsini, prossimo ad allenare la Primavera.