Mecozzi salva la Lazio dalla beffa: pesantissimo il primo acuto dell'ex Savio

Il calcio è strano. Spesso un singolo episodio può cambiare la percezione di un'intera prestazione o comunque nascondere alcune indecisioni che possono compromettere un risultato. Un discorso valido per la Lazio di Perrotti che, dopo il ko rimediato sul campo del Lecce alla prima giornata, ha centrato il primo successo superando per 2 a 1 l'Hellas Verona. A decidere il match, è stato l'acuto il extremis di Manuel Mecozzi, attaccante ex Savio all'esordio casalingo con la maglia biancoceleste, bravo a sorprendere l'estremo difensore ospite con un preciso colpo di testa.

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Un gol tutt'altro che casuale, vista la reazione degli ultimi minuti, ma che in qualche modo nasconde i limiti di una squadra che non era riuscita a difendere il vantaggio di Zangari. Dopo aver sfiorato il raddoppio in un paio di circostanze, infatti, i capitolini hanno subito l'assalto dei veneti che, quasi per inerzia, hanno realizzato il momentaneo pareggio con Buniotto. Al di là degli ovvi meriti degli scaligeri, però, dalla tribuna si è visto chiaramente come gli aquilotti abbiano accettato di abbassarsi nella loro trequarti, favorendo così la manovra degli ospiti. Un momento di flessione che sarebbe potuto costare caro ma che, alla fine, rimarrà un semplice campanello d'allarme per il prossimo futuro. Concentrandosi sugli aspetti positivi, il gruppo di Perrotti ha dimostrato di poter far male in ogni istante e sono tanti i segnali incoraggianti. Mecozzi ha siglato il gol vittoria, ma lì davanti si è fatto valere anche Polinari a cui è mancato solo il guizzo vincente. Zangari il più imprevedibile, prezioso pure in fase di non possesso, e va sottolineata anche la prova di Battisti e Margheri, sempre precisi ed ordinati in copertura. L'impressione è che la qualità non manchi, ma il tecnico biancoceleste dovrà lavorare bene sulla tenuta fisica e mentale del gruppo.

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