l'intervista
Ladispoli, Pasqualini: "Basta chiacchiere! Lavoro e umiltà"
l tecnico dei tirrenici mette a tacere le polemiche che accompagnano il periodo negativo della squadra
Durante il corso di un'intera stagione ogni club, presto o tardi, si trova costretto a superare una fase di appannamento, durante la quale nulla sembra andare per il verso giusto nonostante la corretta miscela di impegno e concentrazione. Per il Ladispoli questa parabola discendente ha coinciso con l'esordio stagionale. Appena due punti in cinque gare per la banda rossoblù, che si è vista negare il buon rendimento offerto sul campo con tre sconfitte inattese. Abbiamo provato ad analizzare la situazione del collettivo tirrenico con il tecnico del Ladispoli Manuel Pasqualini.
“In questo momento in troppi stanno facendo passare il Ladispoli, la squadra Juniores e mister Pasqualini come un gruppo di incapaci. Credo che nel calcio sia bello invece sapersi migliorare e correggere anche situazioni negative con il sacrificio e il duro lavoro. Noi veniamo da partite magnifiche, durante le quali gli avversari non ci hanno impensierito affatto, spesso senza neanche riuscire a superare la propria metà di campo. Sicuramente non abbiamo raccolto quanto seminato e siamo stati poco cattivi sotto porta. Ma raccontare che il Ladispoli e la società tutta siano un club che deve puntare alla retrocessione mi sembra davvero eccessivo. Soltanto il silenzio e la cultura del lavoro ci possono portare ai risultati. Le chiacchiere da bar le lascio agli altri. Ci manca soltanto la vittoria.”
Parole che rendono merito ai suoi: “Stiamo passando un periodo di crescita e molti dei miei ragazzi si stanno aggregando anche alla prima squadra. Questo per me è motivo d'orgoglio. Non sono preoccupato per la mia posizione in panchina poiché la società mi continua offrire tutto il suo sostegno. Anche i miei ragazzi proseguono a dimostrare una crescita costante, come uomini e come calciatori di conseguenza.”
Una crescita che proietta il Ladispoli a raccogliere presto il risultato del lavoro, anche già dalla prossima gara come si augura Pasqualini: “La prossima giornata ci propone il derby contro il Civitavecchia, una partita che ha sempre un sapore particolare, alla quale i ragazzi tengono particolarmente. Loro sono una grande squadra con ottime individualità, come Cerroni ad esempio. Noi non scenderemo in campo come vittime sacrificali, anzi faremo il massimo per sbloccarci. Ripeto, solo con sacrificio e umiltà possiamo raccogliere i frutti di quanto seminato dall'estate. Ad oggi le prestazioni della squadra non possono sicuramente soddisfarmi, ma ci tengo a sottolineare che la responsabilità è soltanto la mia e non dei giocatori. Noi siamo tra i collettivi più giovani – prosegue il tecnico del Ladispoli – abbiamo un gruppo composto da molti '99, una squadra affamata e vogliosa. Spero che presto arrivi il salto di qualità che meritiamo, soprattutto per i ragazzi e la dirigenza con il presidente Paris e il ds Nista su tutti. Se mai dovessi vedere la necessità di dare una sterzata sarei il primo a farmi indietro. Oggi sono saldo su questa panchina e non voglio sentir dire che Pasqualini vuole andare via, che il Ladispoli è una squadra di brocchi e il Civitavecchia a già vinto la sfida di domenica.”