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lo sfogo
14 Dicembre 2016
Atletico San Basilio ©Piccirilli
Gli ultimi episodi verificatisi nella partita contro l'Accademia Calcio Roma, sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso in casa Atletico San Basilio. Errori e decisioni arbitrali che hanno penalizzato ancora una volta la squadra di Luniddi, facendo infuriare la dirigenza rossoblù, che attraverso le parole del direttore generale Franco Sica, si sfoga così sui reiterati sfavori che hanno condizionato questa prima parte di stagione:
"Dopo tanti torti arbitrali adesso vorremmo sapere perché ce l'hanno con noi. Al termine della partita con l'Accademia Calcio Roma, persa per un rigore inesistente, ho portato tutti i miei ragazzi verso gli spogliatoi e oggi leggendo i provvedimenti presi dal Giudice Sportivo (clicca qui per leggere il Comunicato) ho notato che sono state riportate delle falsità assurde. Due giocatori nostri (Stucchi e Trincone, ndr) hanno subìto la squalifica per due gare per aver rivolto frasi offensive all'arbitro, cose assolutamente non vere e oltretutto non scritte sul referto dallo stesso direttore di gara. Oltre il danno anche la beffa, ci sta capitando di tutto quest'anno. Non mi era mai successo di vedere cose del genere in più di vent'anni passati a fare calcio. Può capitare una volta che ci venga assegnato un rigore contro che non c'è, ma se poi si verificano più episodi in più partite, come è capitato con Civitavecchia, Certosa, Tor Tre Teste in cui ci hanno cacciato due giocatori quando eravamo in vantaggio, qualche dubbio inizia a sorgere. Anche nella recente gara con l'Accademia è stato espulso Dolce, che in realtà aveva subìto una gomitata in occasione di un contrasto lungo la linea del fallo laterale. Non capisco perchè gli arbitri continuino a cacciarci così i giocatori. Ora con il presidente stavamo ragionando su questi fatti: a farci prendere in giro non ce la facciamo più. Se ci vogliono fermare noi siamo pronti a ritirare la squadra e ad abbandonare il campionato, non c'è nessun problema. Basta che ce lo dicano e ci facciano sapere cosa hanno intenzione di fare. Siamo pronti ad ascoltare tutti".
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