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dopo gara
20 Febbraio 2017
Fabrizio Feroce (©Lori)
Il mister della Romulea, Feroce, ha parlato al termine della partita pareggiata 1-1 dai suoi ragazzi in casa contro la Fortitudo Roma: “La squadra non mi è piaciuta, ha giocato solamente la prima metà del primo tempo, andando anche in vantaggio. Nel primo tempo ci siamo un po’ abbassati, abbiamo fatto troppi errori di sufficienza, legati ai passaggi e non erano giuste le distanze. Nel secondo tempo, sapevo che sarebbe stata una partita spigolosa e particolare, credo che loro si siano meritati il pareggio tranquillamente, ma non so se fosse già nel recupero la punizione o giù di lì (parla del pareggio della Fortitudo su punizione, ndr), però non cambia niente se segni al 45’, è uguale in qualsiasi altro minuto. Dovevamo stare più attenti nella punizione stessa e poi non lo so se c’è stato un errore individuale sul loro tiro, però credo che il pareggio sia fondamentalmente giusto e la colpa ovviamente è nostra”. La Romulea è passata in vantaggio al 14’ del primo tempo con il gol di De Falco e poi nella ripresa al termine del match ha subito la rete dell’1-1 con Sperati: “Sembrava come se ci accontentassimo dell’1-0, quando tra l’altro mancavano tre quarti di gara, poi in qualche frangente e ovviamente in alcuni elementi c’è stata un po’ troppa sufficienza, e in questa categoria non te la puoi permettere. Anche se sei secondo in classifica puoi essere superiore, ma le partite le devi giocare per poter vincere. I primi 25 minuti credo che abbiamo fatto abbastanza bene, poi dopo assolutamente no. È vero che eravamo in difficoltà numerica, ma ormai lo siamo praticamente da mesi per cui non fa più notizia. E comunque oggi (sabato, ndr), secondo me, quelli che avevo erano sufficienti per portare a casa il risultato”. Il mister alla fine ha detto la sua anche sul prossimo incontro che la squadra affronterà in trasferta in casa del Colleferro: “È un’altra partita particolare. Ed è un’altra formazione che ha elementi importanti, soprattutto ha giocatori che gravitano in prima squadra. Ce l’andiamo a giocare, come abbiamo sempre fatto, però il tutto è sempre legato a noi e non all’avversario, non per motivi di classifica, ma per questioni di atteggiamento e di mentalità, nonostante tutto”.
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