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Lorenzo Basili dixit: "Il Tor di Quinto vuole lo scudetto"

Il giovanissimo tecnico rossoblu è carico per il primo match della fase nazionale contro la Ferrini. Un po' d'emozione, ma anche tanta consapevolezza

16 Maggio 2017

Lorenzo Basili e Massimo Testa (©Lori)

Lorenzo Basili e Massimo Testa (©Lori)

Lorenzo Basili e Massimo Testa (©Lori)

Lorenzo Basili, allenatore del Tor di Quinto, ha parlato alla vigilia del match che la sua squadra disputerà domani contro la Ferrini in Sardegna e valido per il primo turno della fase Nazionale Juniores. La compagine rossoblu non gioca dalla finale del 25 aprile vinta contro la Vigor Perconti, ma per il mister questo non è un problema: “Non cambia molto perché durante tutte queste settimane i ragazzi si sono allenati e sono stati molti giorni in campo, anche se non hanno fatto partite. Comunque ci sono stati allenamenti che hanno rimpiazzato le gare e quindi non credo possa essere qualcosa che cambi la condizione mentale o fisica del giocatore, soprattutto dopo che lavora da tutto l’anno”.

Basili ha poi detto la sua sull’avversaria di domani e sulla preparazione svolta dai suoi ragazzi: “Noi abbiamo lavorato, abbiamo visto la squadra avversaria come gioca, come si dispone in campo. Però naturalmente la partita di domani, anche data la lontananza è un po’ un’incognita. Guardare i video delle partite può dare un’idea di quello che potrebbe essere l’avversario, però naturalmente non averlo visto in prima persona può lasciare sempre un’incognita. Ma la partita di domani verrà affrontata nel modo in cui il Tor di Quinto affronta tutte le gare: cioè con la massima concentrazione e con l’obiettivo ben preciso in testa di vincere la sfida esterna per poi vincere naturalmente anche quella interna. Gli allenamenti non sono stati improntati soprattutto sul gioco avversario, visto che comunque si sa che il Tor di Quinto gioca in una maniera, perché è la filosofia della società. Quindi gli allenamenti sono stati fatti soprattutto per tenere alta sia l'attenzione che la concentrazione, e anche chiaramente il lavoro fisico, perciò la parte fisica del giocatore. Il cammino è sempre lo stesso vincere partita dopo partita perché l’obiettivo del Tor di Quinto, qualsiasi competizione vada ad affrontare, è sempre quello di portare la massima aspirazione a casa, quindi in questo caso lo scudetto. Per la fase regionale era il titolo regionale e ci siamo riusciti. Adesso metteremo lo stesso impegno e la stessa caparbietà nel cercare di raggiungere anche questo secondo obiettivo che è molto importante per il Tor di Quinto, perché ne ha già vinti e non vuole fermare di sicuro il suo cammino; che è ben preciso e ben indirizzato per il coronamento di quei lavori che svolgiamo Basili esulta dopo la finale vinta (©Lori)durante la settimana verso l’obiettivo finale di provare, almeno, a vincere lo scudetto”

Basili poi ha rivelato la propria sensazione personale, visto che si trova per la prima volta ad affrontare la fase Nazionale Juniores: “La sensazione è normale rispetto a tutti gli altri anni perché, anche se prima non ero l’allenatore, ero parte della famiglia, quindi le finali regionali e poi nazionali, soprattutto nell’ambiente del Tor di Quinto vengono vissute da qualsiasi giocatore, allenatore o membro dello staff nello stesso modo. Perché qui le squadre non sono di una persona, sono prima di tutto del presidente e poi dell’organico del Tor di Quinto, visto che a ogni partita ci sono persone che accompagnano la squadra. Oltre allo staff che va in panchina, anche quelli delle altre squadre delle altre categorie comunque vengono tutti quanti per partecipare alle partite. Perciò, anche se non in prima persona, praticamente qui quasi tutti hanno esperienze nelle vittorie dei titoli. Sì, certo che c’è un po’ di emozione perché la vivo in prima persona stando in campo. Però quando fai delle finali nazionali e comunque ti vai a giocare qualcosa di importante sembra sempre la prima volta. Quindi l’emozione c’è, che viene da anni, perché di partite ne ho viste abbastanza dato che sono il nipote del presidente e quindi sono dentro al Tor di Quinto da quando sono nato e di finali ne ho viste parecchie, soprattutto di mio zio".

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