Morolo, Cafolla ci crede: "Possiamo arrivare ai playout"

Dodicesima sconfitta su sedici incontri per il Morolo, ma dall'approdo di Maurizio Cafolla sulla panchina della juniores lepina, i biancorossi hanno cambiato volto lottando su ogni pallone con tutti gli avversari, superando i propri limiti, relegando in secondo piano la classifica che li vede all'ultimo posto del girone B. Sabato al "Marrocco" la corazzata Accademia Calcio Roma, terza forza del raggruppamento, è riuscita a sbloccare il punteggio soltanto al 70'.  A partire dal prossimo impegno, sempre casalingo contro la Boreale Don Orione, i morolensi possono guardare con fiducia per ridurre la forbice rispetto alla zona playout.

"Certamente oggi è mancata qualche persona che o per malattia o per impegni personali non è potuta essere presente. Ci dispiace perché in fase d'attacco mancavano due persone importanti. La squadra sta migliorando ed è migliorata, nel secondo tempo come al solito c'è un calo nelle prestazioni perché probabilmente manca un po' di preparazione fatta a giugno, luglio e agosto. Stiamo lavorando su quello, cercando di portare la squadra a tenere botta per novanta minuti e poi le partite ce le giocheremo sempre tutte come abbiamo fatto oggi. Queste sono le partite che noi riteniamo decisive, quindi noi domenica prossima andremo a giocarci la partita con questa squadra cercando di portare a casa i punti necessari affinché possiamo arrivare ai playout: questo è il nostro obiettivo, anche se gli obiettivi iniziali erano quelli di salvarsi nella maniera più semplice, invece ci siamo complicati un po' la vita. La società sta facendo degli sforzi per far sì che noi andremo almeno ai playout. La priorità della società è fare bene in tutte le categorie: anche questi ragazzi cercando di portarli ai playout e anche gli allievi che seguo io personalmente da inizio stagione, siamo ultimi con un punto solo però stiamo cercando di risalire la china e di salvare le categorie in modo tale da disputare il prossimo anno dei campionati all'altezza della nostra tradizione calcistica, anche perché la società lo merita, perché è una società nuova, una dirigenza nuova che ha programmi chiari.  Quindi quando si trovano società chiare e pulite penso che bisogna lavorare per far sì che i risultati arrivino e si salvino le categorie già presenti in questa società".