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Canadesi, Rubini: "La squadra lavora per diventare vincente"

L'allenatore parla dei miglioramenti che il suo gruppo sta facendo nonostante gli infortuni e pensa già al prossimo anno

11 Aprile 2018

Juniores Provinciali, Canadesi Sporting Club

Juniores Provinciali, Canadesi Sporting Club

Juniores Provinciali, Canadesi Sporting Club

Il mister del Canadesi Sporting Club, Mauro Rubini, fa il punto sulla sua squadra, reduce dal successo esterno per 3-1 contro una diretta concorrente, il Cinquestellesport: “È stata una partita abbastanza tranquilla. Non abbiamo rischiato più di tanto. A parte il gol non abbiamo subito tiri in porta. Ci mancavano moltissimi giocatori. Questo è stato un po’ un handicap per tutto il campionato, perché quando siamo stati al completo abbiamo messo in difficoltà anche squadre importanti come il Riano, contro cui abbiamo perso 3-1 e ci hanno negato un rigore clamoroso sull’1-1”. Il tecnico parla  dello svantaggio per il suo gruppo, attualmente undicesimo in classifica,  a causa dell’età inferiore dei giocatori rispetto ad altre compagini: “È una squadra giovane, fatta in prospettiva per l’anno prossimo, però tutto sommato sta migliorando. Tiene meglio il campo. È ovvio che si paga un po’ il dazio per la differenza tra un ’97 e un 2001, però è un processo di crescita che spero il prossimo anno dia i propri frutti. Stiamo lavorando per cercare di mettere a punto una formazione che sia vincente”. Intanto il mister dovrà pensare al prossimo impegno in campionato contro la Vigor Mellis, che lui stesso ha allenato in passato, e che si trova all’ultimo posto e per questo diventa un’occasione per il Canadesi per fare altri punti e risalire la classifica: “Sono stato l’unico a portare questa squadra (la Vigor Mellis, ndr) ai play off tre anni fa. Non ci preoccupa un granché, però è sempre meglio prendere tutti gli avversari con rispetto e con le molle, anche perché conosco l’allenatore, lo stimo ed è un’ottima persona”. Rubini sa bene cosa vuole: “Il nostro obiettivo è di arrivare a centro classifica, se ce la facciamo”. E per raggiungere questo traguardo spiega cosa chiede ai suoi giocatori, alcuni dei quali fermati anche da influenze e operazioni: “La presenza. Basta che vengano ad allenarsi. A parte il fatto che abbiamo avuto diversi infortuni. Un ragazzo molto bravo al momento è fuori perché ha avuto sospetti problemi cardiaci (Fausto Vasta, ndr), per cui per precauzione l’abbiamo messo in stand-by. Il nostro centrale di centrocampo (Daniele Davola, ndr) è stato operato alle adenoidi ed è fermo da più di un mese. Stiamo cercando di arrangiarci, ma abbiamo sempre offerto il nostro contributo pur navigando nelle parti basse della classifica. Ripeto, però, con il Riano sia all’andata che al ritorno li abbiamo fatti sudare. Abbiamo perso altre partite per un soffio, per inesperienza e anche perché siamo una squadra sotto età, ma va bene”.

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