L'intervista
Itri, parola ai gemelli del gol Verrecchia e Di Fazio
I due attaccanti hanno trascinato la formazione di Cianciaruso alla salvezza: ecco il racconto della loro stagione
Due classe ’99, due sinistri, due giocatori nelle cui vene scorre il killer instinct. I calciatori in questione sono il capitano dell’Itri Ilario Di Fazio e il capocannoniere della formazione biancazzurra Gabriele Verrecchia.
I due insieme hanno collezionato 28 reti sulle 44 totali - playout incluso - contribuendo all’incirca al 64% delle marcature della squadra. Ma dietro i numeri, le statistiche e i risultati si nasconde qualcosa in più che è emerso in questa stagione. Un campionato che ha consacrato l’Itri nell’elite del calcio giovanile con una salvezza insperata e una rimonta memorabile. Il marchio di fabbrica Di Fazio&Verrecchia è sicuramente il portavoce di quello che è stato ribattezzato come ‘Il miracolo Cianciaruso’, e se il tecnico biancazzurro avesse davvero usato la bacchetta magica per trasformare la squadra, il suo lavoro, ovviamente, non è potuto che partire da lì. L’amicizia tra i due matador nasce da lontano, però soltanto in questa stagione è esplosa in un vero e proprio tormentone che, chissà, potrebbe durare ancora a lungo. In questa alleanza tra ‘Splash brothers’ ognuno è specializzato in qualcosa. Di Fazio oltre alle 9 reti ha contribuito con assist e rigori procurati, mentre Verrecchia è nato con un solo obiettivo: segnare. Non a caso il fantasista biancazzurro ha chiuso la stagione a quota 19, il settimo miglior realizzatore del torneo.
Un aggettivo per definire la stagione? Voto personale e alla squadra?
Ilario Di Fazio: “E’ stata una stagione sudata, salvezza meritata e inaspettata. I voti sono: 10 ai ragazzi e 9 a me stesso.”
Gabriele Verrecchia: “Campionato unico. Al gruppo non posso che dare 10 e lode, a me 8.5. Personalmente è stata la stagione migliore che abbia mai fatto. Mi ero prefissato di fare 20 gol, ne manca uno, ma abbiamo mantenuto la categoria. Va bene così”.
Ci avreste mai creduto alla salvezza?
IDF: “No. Ci speravo, ma senza illudermi più di tanto. I punti da fare erano tanti e le partite rimaste non erano molte. Il mister ci ha chiesto 18 punti nelle ultime 6 partite, ce ne sono ‘bastati’ 16. Cianciaruso ci ha fatti sentire importanti, ripetendoci quali fossero i nostri punti di forza. Ci ha messo nelle migliori condizioni per far bene.”
GV: “Dopo il ritorno con il Certosa avevamo perso le speranze. Io non mi sono mai arreso, nonostante dovevamo fare due mesi senza sbagliare mai. Ci siamo riusciti”
Contributo pesante nella Juniores. Restano rimpianti per il poco spazio in prima squadra?
IDF: “Bellissima stagione a livello personale, anche se con i pari età è una cosa differente rispetto ai grandi. L’Itri per vincere il campionato ha puntato su giocatori di spessore, da loro c’è solo da imparare. Stessa cosa per quanto riguarda mister Minieri, una persona verso cui ho molta stima.”
GV: “Purtroppo ho dovuto rinunciare al campionato di Promozione per problemi lavorativi, ma non ho rimpianti perché l’Elite è un palcoscenico perfetto. La scelta che ho preso a inizio anno la rifarei mille altre volte: si è dimostrata la migliore”.
Obiettivi futuri?
IDF: “Sto benissimo a Itri. Qui siamo una gran famiglia. L’idea di cambiare aria non l’ho proprio considerata dato che sono felice di essere in questo contesto”.
GV: “Ci sono tanti fattori da valutare. In questa stagione sono migliorato molto, penso di essere pronto per categorie più importanti”.