Nazionali

Trastevere, parla il "social" Daniele Grappasonni

Il centrocampista dell'Under 19 ha vinto il sondaggio della società capitolina risultando il giocatore amaranto più social

Parla il giovane Daniele Grappasonni, giocatore dell'Under 19 nazionale del Trastevere.

“Il sondaggio? Ogni minuto mi arrivava un messaggio da parte di mia Zia Chiara, era molto agguerrita, sentiva molto questa “sfida” e quindi gran parte di questa vittoria è merito suo. Sono molto contento di aver vinto, sono cose che fanno sempre piacere e ringrazio ancora tutti. Il Trastevere? Mi sto trovando molto bene, sto cercando di applicare in campo tutti i consigli che mi dà il mister invece per quanto riguarda il gruppo posso dire che è molto unito e questa è una cosa fondamentale se si vuole fare qualcosa di indimenticabile. La Serie D? È il sogno un po’ di tutti quello di approdare in prima squadra, io ho avuto la fortuna di essere stato inserito nella rosa del ritiro estivo a Roccaporena ed essendo il più giovane ho cercato di raccogliere più insegnamenti possibili da ogni persona, devo dire che è stata un esperienza molto bella che auguro a tutti. Ringraziamenti speciali? Devo ringraziare soprattutto il mister della Lupa Roma, Carlo #Monaco, perché lui è stato il primo a puntare veramente su di me, è una persona fantastica che mi ha insegnato tanto. Con il mister ed i compagni ho condiviso due anni spettacolari, fatti di gioie ma anche di delusioni. Altre due persone molto importanti le ho incontrate lo scorso anno al Tor Di Quinto e sto parlando di mister Marco #Morettie del dirigente Giorgio #Almanza. Marco Moretti mi ha fatto sentire un punto importante per la squadra mettendomi al centro del progetto e facendomi migliorare soprattutto in fase realizzativa. Giorgio Almanza invece è riuscito a tirare fuori lati caratteriali che neanche io pensavo di avere, mi è stato vicino dal primo momento e mi ha fatto sentire subito a casa. Un punto di riferimento nel calcio? L’ho trovato ai tempi della Lupa Roma e sto parlando di Giampiero #Guarracino, il direttore è una persona importante per me infatti anche ora capita spesso di sentirci o di vederci e cerco sempre di apprendere tutti i consigli che mi regala perché sono fondamentali. Il mio sogno? Per un romano e romanista il sogno nel cassetto non può che essere quello di giocare per la squadra della sua città, ho avuto la fortuna di crescere con il mito di Francesco Totti e ovviamente il sogno è di riuscire a fare quello che ha fatto lui anche se sarà molto difficile”

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