La voce di Ermanno Pansa: il Vescovio parla sul campo

Profilo basso e testa esclusivamente agli impegni settimanali, per lui doppi visto che guida anche la prima squadra. Ermanno Pansa, e lo diciamo senza alcuna vena polemica, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni alla stampa, perché il suo credo è "Voglio essere dilettante fino in fondo". Ne prendiamo atto. Certo, ci sarebbe piaciuto carpire le sue emozioni e le sue sensazioni visto il campionato al di sopra delle righe che sta facendo l'Atletico Vescovio. Lo facciamo con tutti gli allenatori (perché in alcuni casi parlare con i calciatori/ragazzi è un po' difficile). Questa sua scelta riflette quello che la persona di sé vuole trasmettere agli altri e di conseguenza il suo essere viene trasmesso alla squadra. L'Atletico Vescovio, e chi ha avuto modo di osservarlo giocare crediamo non negherà quest'evidenza, è una squadra essenziale: si attacca e si difende di gruppo. Nulla di più semplice in un calcio sempre più asfissiato da lavagnette e qualche Gps. Undici ragazzi (più la panchina) un pallone ed un avversario. Niente di più semplice, niente di più immediato. Il cammino finora intrapreso dai biancorossi di Roma Nord è quello dell'underdog che vuole stupire tutti con la sola forza del suo operato. E' un cammino lungo e tortuoso, perché la stella (e di questa possiamo parlare a latitudini simili) serve. Sempre. L'Atletico Vescovio è bello e vincente, forse anche di più delle altre, proprio per questo. Nessuno attira la luce dei riflettori solo su se stesso, non c'è l'uomo copertina, quello che ti fa dire "oggi non c'è, non si vince". L'idea di Pansa sta dunque trovando forma nella squadra, e finora l'espressione è splendida. Da semplice meteora l'Atletico Vescovio è sempre più una realtà di questa nuova Under 19 che vede emergere nuovi protagonisti per il vertice. E chissà, se poi il sogno dovesse avverarsi (e non chiedeteci di indicarvi quale sia...) magari Pansa farà una strappo alla regola. Tanto a quel punto della storia la magia sarà compiuta e da dilettante fino in fondo il mister potrà chiamarsi vincente.