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REGIONALI
28 Gennaio 2019
Nicola Santullo
Nicola Santullo: attaccante classe '99 gaetano DOC, che si sta prendendo passo dopo passo la Mistral Città di Gaeta. Il suo tentativo di conquistare il cuore dei tifosi e della dirigenza gialloblu parte da lontano, dall'Under 19 di Giulio Esposito. Ma il grande obiettivo, il sogno, è quello di arrivare ad indossare la divisa della prima squadra del paese, militante nel campionato di Promozione. Per riuscirci, la prima punta ex Atletico Itri - dove ha giocato nelle scorse stagioni in Prima e Seconda Categoria - sta facendo di tutto per mettersi in mostra, ed infatti nei suoi primi 2 mesi d'esperienza presso lo stadio Riciniello non si può dire che non abbia lasciato il segno, anzi ha realizzato 4 reti in appena 6 presenze. E il rendimento della Mistral Gaeta ne ha subito beneficiato - con 9 punti nelle ultime 4 gare, a dispetto dei 5 nelle precedenti 10 -, infatti i sud-pontini da che sembravano spacciati, sono venuti fuori dalla zona retrocessione diretta e ora potranno togliersi tanti sassolini dalle scarpe. Bomber Santullo ci spiega la pozione magica: "Il mio arrivo non ha influenzato nessuno" - ha esordito -. "Piuttosto abbiamo capito l'importanza di giungere in alto e che la squadra ha le potenzialità per riuscirci. Ci siamo fatti tutti un esame di coscienza, da 2-3 settimane ragioniamo bene sul da farsi prima di ogni partita e cerchiamo di dare il massimo per noi, per il presidente e la società, che non ci fa mancare mai nulla e anzi ci sta sempre vicino, anche nei momenti di difficoltà. Sicuramente il mio innesto più quello di Cardi e di altri ragazzi hanno portato dei benefici, però è un miglioramento generale, che non si basa sul singolo. E' un lavoro dall'inizio del campionato e, come ho detto prima, si è fatta una presa di coscienza. Magari prima vedendo la classifica immeritata eravamo portati ad arrenderci, mentre adesso è cambiato tutto".
Adesso a cosa può puntare la Mistral Gaeta?
"L'obiettivo è quello di arrivare il più in alto possibile. Non guardiamo nemmeno più la classifica e pensiamo a fare bene ogni sabato. Meritiamo la risalita che abbiamo compiuto nelle ultime settimane. Dovevamo lottare e sudare per la maglia: cosa che non avevamo fatto precedentemente".
Nel frattempo hai un altro sogno nel cassetto: arrivare in prima squadra.
"E' quello che spero. Mi alleno tutti i giorni con loro ed è bello confrontarsi con persone molto più mature ed esperte. Anche se giocare con l'Under 19 non è da meno perchè quello al momento è il mio campionato. Devo puntare a fare sempre meglio e attendere la chiamata di mister Gesmundo, un allenatore che si basa molto sugli under. Ne approfitto per imparare da Mariniello, Marciano e Infimo".
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