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Nettuno, Salvini: "Tanti bei ricordi in questo 2020"

Il tecnico del gruppo lidense ripercorre le tappe della stagione: ora il momento è difficile, manca il campo, ma la prevenzione è tutto

17 Marzo 2020

Mister Salvini, qui con il dg

Mister Salvini, qui con il dg

Mister Salvini, qui con il dg

Anche il Nettuno, squadra tra le migliori dell'anno nel proprio girone, è stato costretto a fermarsi. "Uno stop arrivato nel nostro momento migliore", commenta il tecnico Pietro Salvini, "perché stavamo recuperando proprio in quel momento infortunati e punti, trovando belle soddisfazioni sul campo. Purtroppo questo virus ci ha portato alla situazione attuale e per sconfiggerlo dobbiamo agire tutti insieme come un unico corpo, stando a casa e facendo prevenzione. La salute viene prima di tutto, calcio incluso. L'ultima gara giocata? Ricordo una bella partita, contro il Borgo Grappa. Abbiamo vinto, con il gioco, con la fiducia, e creando anche tante occasioni da goal. La stagione? Manca qualche punticino, che abbiamo perso per strada. Abbiamo dovuto fare i conti con diverse defezioni e con tanti ragazzi che hanno dato una mano alla prima squadra. Questo, personalmente è motivo di vanto e orgoglio: i miei giocatori hanno brillato con i grandi in più di una circostanza. Il 2019, comunque, era iniziato benissimo: eravamo secondi in classifica e tutto sembrava girare per il verso giusto. Ma a causa delle sopracitate assenze ci siamo ritrovati a lavorare a un certo punto con l'organico praticamente dimezzato. Così sono iniziate ad arrivare alcune sconfitte inaspettate. Ma queste non ci hanno buttato giù di morale: sapevo di essere una squadra competitiva e ricca di valore, così a inizio 2020 ci siamo messi sotto, festeggiando subito tre vittorie e un pareggio. Siamo riusciti a ritrovarci". Chiediamo a mister Salvini quale sia il ricordo più bello da tenere nel cuore. "Il rientro di Marco Renda. Un ragazzo del 2002 di grande prospettiva che ha per un problema fisico è rimasto lontano dal campo per un anno. L'ho aspettato, l'ho fortificato e sono stato felice di vederlo rientrare. Poi ricordo con grande piacere l'ultima gara giocata, ci siamo urlati in faccia a fine gara la nostra voglia di vittoria, è stato molto bello". Sulla situazione attuale: "Non la sto vivendo benissimo, io vivo di calcio e vivo dei miei ragazzi. Però devo dire che stando a casa posso riscoprire ancora di più la bellezza dei valori famigliari, stare con mia moglie e con i miei figli. Vorrei fare in conclusione un grande augurio ai miei ragazzi e a tutto il nostro paese e ringraziare la società Nettuno con in testa il presidente, il direttore generale e il direttore sportivo per la loro vicinanza".

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