Ostiense, Pinzi: "Grande fiducia in questo gruppo"

Il suo ritorno in panchina è arrivato a pochi giorni dallo stop delle attività. Dopo alcuni mesi di lavoro dirigenziale, Divio Pinzi, responsabile dell'area agonistica dell'Ostiense Calcio, aveva deciso di tornare alla guida dei suoi ragazzi dell'Under 19, dopo l'esperienza dello scorso anno: “Ho una carriera ventennale da tecnico, ma quest'anno avevo deciso di sedermi dietro ad una scrivania per lavorare al fianco del nostro ds con un incarico di responsabilità – spiega Divio Pinzi – Poi alcune vicissitudini che ha affrontato la squadra mi hanno convinto a tornare in panchina. Anche perché non ho potuto dire di no alla richiesta del presidente De Luca e del ds Andrea Di Natale, verso i quali nutro una stima infinita. I nostri 2001 sono una squadra forte, ma a volte a causa di qualche problema caratteriale, ha finito per farsi male da sola. Sono subentrato poco prima dello stop, ma le prime impressioni sono state positive”. Nel suo ritrovato ruolo di tecnico, mister Pinzi aveva già le idee molto chiare: “Il mio intento era quello di intervenire sotto il profilo mentale della rosa, per dare loro le giuste motivazioni. Al di là di qualsiasi discorso tecnico, la cultura del gruppo è sempre stato un mio dogma. I ragazzi mi stanno dimostrando anche in queste settimane il loro valore, impegnandosi sia nello studio che nel lavoro fisico. Non ho dato grandi tabelle da seguire, lo avrei fatto se avessero comunicato una data di ripartenza. L'auspicio è quello di ricominciare perché questo per loro è l'ultimo anno nel settore giovanile”. La grande fiducia mostrata da mister Pinzi ha fondamenta solide sull'esperienza ed il curriculum di un tecnico che ha conquistato promozioni e campionati in diverse piazze: “Ero assolutamente sicuro che saremmo arrivati fino in fondo. Ho allenato squadre attrezzate, ma posso dire che questo è il gruppo più forte che abbia mai avuto a disposizione. La mia fiducia nei loro confronti è smisurata, ma a volte tendono a compromettere le partite con cali di tensione. Contavo di riportarli nella direzione giusta e le loro prime risposte ai miei input erano state incoraggianti. Insomma le premesse erano davvero buone”.