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l'intervista
L’allenatore, in queste due stagioni all’Aranova Under 19, ha parlato della sua passione per il calcio giovanile, aspettando la giusta chiamata per ripartire
21 Maggio 2024
Paolo Ciambella (Foto©GazReg)
Se ci fosse una squadra in cerca di un allenatore per la categoria Elite, sicuramente una figura come quella di Paolo Ciambella potrebbe essere un’occasione da non lasciarsi scappare. Il tecnico, ex Aranova, ha iniziato la nostra chiacchierata partendo proprio dalla fine del rapporto con la rossoblù: "Sicuramente abbiamo commesso degli errori durante la gestione del gruppo dell’Under 19. Non mi esimo dal dire che anche io ho commesso degli errori, a prova di ciò sono andato ben tre volte dalla società per suggerire che fosse il caso di cambiare guida tecnica, la prima volta contro la Vigor, la seconda volta contro il Fonte Meravigliosa e la terza, ed ultima, contro la Real Testaccio. Avevo visto che ormai il mio lavoro ormai avrebbe dato poco ai ragazzi e che un cambio al timone ne avrebbe giovato quantomeno al morale. Avrei gradito un supporto maggiore da parte della dirigenza, mentre a me rimpiango personalmente maggiore cattiveria agonistica in determinate situazioni di campo. Fatto sta che ho concluso il mio rapporto con l’Aranova a tre gare dalla fine della stagione". Volgendo al presente, mister Ciambella ha le idee chiare su quello che vuole per il suo futuro: "Innanzitutto debbo sottolineare il fatto che io sia in cerca di un progetto calcistico indipendentemente da ogni aspetto extracalcio, in quanto questa per me è una passione, che svolgo da ventiquattro anni, ma di mestiere faccio altro. Detto ciò, ho già ricevuto diverse chiamate per quanto riguarda il settore giovanile. Certamente, la categoria dove in questo momento mi sento maggiormente a mio agio, è quella dell’Under 19, ma non disdegno minimamente opportunità in categoria come Under 15, Under 16 e 17, con le quali mi sono trovato sempre bene. Il progetto ideale sarebbe quello in cui, oltre alla serenità nell’allenatore, possa trovare anche idee affini, per conciliare la mia passione per questo bellissimo sport da vivere con i ragazzi. Non ho parlato di prime squadre proprio perché preferisco lavorare con i ragazzi".
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