Atletico Raike Morena, Barbabella: "Obiettivo playout difficile ma possibile"

La stagione dell'Atletico Raike Morena resta molto complicata, ma dall'arrivo di mister Francesco Barbabella le cose sembrano essere cambiate. Il pareggio con l'Urbetevere e, soprattutto, la vittoria con il Grifone campione d'inverno sono segnali importanti per l'allenatore biancoblù, che sa di poter contare su un gruppo capace di prestazioni di spessore. Finora è mancata la continuità nei risultati, ma per il tecnico la ricetta per poter arrivare a conquistare un posto nei playout è chiara: "Dal mio arrivo ho toccato semplicemente i tasti della coerenza - spiega Barbabella - è inutile girare intorno a chi sei: sono stato me stesso, ho visto le loro qualità e li ho messi nelle condizioni di rendere al meglio. Ho chiesto ai ragazzi di fare cose semplici, le basi le hanno visto il lungo percorso calcistico che hanno alle spalle".

Sindrome di Calimero Al momento del suo arrivo, il tecnico ha ammesso di aver trovato un ambiente scoraggiato: "Nello spogliatoio c'era la "sindrome di Calimero" - analizza l'allenatore biancoblù - perché i risultati negativi hanno fatto sì che i ragazzi arrivassero al campo il sabato convinti di non riuscire a fare buoni risultati. Il mio approccio è stato quello di dare ad ognuno di loro il modo di esprimere al meglio le proprie caratteristiche, cercando di amalgamarle al meglio al momento di scendere in campo. Qualcuno vuole far passare il mestiere di allenatore come qualcosa di scientifico, mentre si tratta solo di saper sfruttare nel modo giusto le qualità dei singoli giocatori che si hanno a disposizione. Non è facile per ragazzi così giovani riprendersi da un periodo così negativo e, soprattutto, così lungo di risultati non positivi".

Obiettivi di squadra... Il principale, naturalmente, è la salvezza: "Sappiamo che sarà durissima - conferma Barbabella - ma noi dobbiamo rimanere sempre concentrati al massimo ogni volta che andiamo in campo. Siamo noi gli antagonisti di noi stessi: abbiamo concesso più all'Aurelianticaurelio che al Grifone, segnale di un'attenzione diversa in base alla qualità dell'avversario. E non possiamo permettercelo. Però nella sfida di sabato abbiamo anche messo in luce una freschezza atletica frutto dell'ottimo lavoro del prof. Andrea Piccarri, a cui si affianca il prezioso aiuto del preparatore dei portieri Giuseppe Di Bernardo: i presupposti per poter raggiungere un posto dei playout ci sono senz'altro".

... e personali Al di là della classifica, comunque, il tecnico del Morena vuole anche incidere nel percorso di crescita dei suoi ragazzi: "La classifica problematica per me è stato uno sprone ad accettare la proposta del direttore Armeni, con cui ho un ottimo rapporto da anni. Ovviamente il mio lavoro si riflette su quello che fanno i ragazzi in partita: vedere riproposte le idee che trasmetto loro durante la settimana è una soddisfazione enorme. Spero di lasciare qualcosa al gruppo, far scattare qualcosa nella testa dei giocatori che li porti a vivere il calcio in maniera più professionale e a comprendere sempre meglio come affrontare le situazioni che si trovano a viere in campo. Lavorare con i giovani è sempre stata una mia passione: spero davvero di vedere tanti di loro salire il prossimo anno in prima squadra. Sarebbe il coronamento perfetto del percorso che stiamo portando avanti".