1ª categoria

Pianoscarano, Iacomini e la voglia di ripartire: "Abbiamo un progetto, io ci credo!"

Alberto Ciccarelli

Voglia di riscatto e consapevolezza di aver intrapreso un percorso di crescita. Pianoscarano, più o meno, è questo. La retrocessione dal campionato di Promozione non ha lasciato un vuoto incolmabile, anzi la società è già pronta a ripartire, a ben figurare e a provare a recuperare sul campo ciò che è stato perso nell’ultima stagione. Senza frenesie, ansie o aspettative, ma con la certezza di aver dato avvio ad un cammino che, secondo le parole del direttore sportivo Giuseppe Iacomini, porterà nel giro di alcuni anni a giocare in categorie superiori. "Abbiamo messo da parte la delusione della retrocessione, che comunque non è stata vista come una tragedia – ha commentato -. Abbiamo iniziato un percorso, ero arrivato con la squadra già fatta. Sono stato affascinato dal Pianoscarano e da quello che si vuole fare. Ripartiremo dalla Prima Categoria, ma continueremo un cammino che abbiamo avviato già lo scorso anno. Come ripartiremo? Segno della volontà di proseguire sul percorso intrapreso, abbiamo confermato mister De Mattia, che ha fatto categorie superiori e conosco personalmente. Provo tantissima stima per lui dal punto di vista umano e tecnico, ed anche lui è stato affascinato da Pianoscarano. Nonostante faccia un’ora di macchina, lo fa con piacere perché crede in questo progetto. Sono arrivati dei giocatori nuovi, che già in passato hanno indossato questi colori. Qualcun altro arriverà, ma il lavoro che stiamo facendo è soprattutto sulla mentalità e sullo staff. Nei giorni scorsi è arrivato un importante preparatore atletico, Gianni Frillici, viene da Montefiascone, lo seguivo da molto tempo e finalmente ha legato il suo nome alla nostra società. Stiamo lavorando anche su altre figure e la società mi sta mettendo a disposizione tutto il possibile per portare avanti questo progetto. Farò di tutto per concretizzarlo. Quello che mi piace di Pianoscarano è che qui ho trovato un’idea, un progetto e un modo di voler essere e di voler diventare. Se avessi pensato a questa realtà come una Prima Categoria, probabilmente, non avrei nemmeno accettato. Mi sarei assunto le mie responsabilità, e probabilmente l’avrei presa anche come una scusa per andarmene. Invece credo molto in questo progetto e vedo questa squadra in altri palcoscenici tra sei o sette anni. Dobbiamo proseguire senza pressioni, vedremo quello che sarà. Obiettivi? Sono un ex giocatore, ho smesso lo scorso anno. Ho ancora l’adrenalina a mille e parto per vincere, ma non voglio mettere pressioni alla squadra. Dobbiamo fare un qualcosa d’importante, e applaudiremo chi riuscirà a fare di meglio. Ma noi dovremo dare il massimo, sarà poi il campo ad emettere il verdetto".

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