serie A2
Mirafin, rinforzo dal calcio a 11: ecco Giammarco Picchi
Il classe 2000 proviene dal club castellano ed ha scelto di proseguire così la sua carriera indoor
Si parla sempre della prima squadra, si parla di A2, ma Mirafin significa molto altro. Una scuola calcio di assoluta eccellenza, con istruttori qualificati che possono contare sul contributo tecnico dei giocatori della prima squadra, un settore giovanile agonistico che aumenta qualità e quantità di anno in anno. Ne parliamo con il dg Rocchi che ha messo lo ‘zampino’ anche nell’ultima acquisizione di rilievo
"Sì, abbiamo portato in casa Mirafin un’ultima ‘chicca’ proveniente dal calcio a 11 che conta. Un curriculum
che parla da solo, protagonista nelle migliori squadre del panorama laziale quali sono Lupa Roma ed Aprilia
per poi arrivare alle soglie della serie D con l’Albalonga. Giammarco Picchi è un 2000 che potrà recitare un
ruolo importante in un’under 19 già competitiva, peraltro agli ordini di un tecnico di grandi qualità come
Armando Mirra"
Arrivo dell’ultimo momento, trattativa difficile? "Assolutamente no, debbo ringraziare l’Albalonga che da grande società quale è si è comportata in maniera esemplare, dando seguito ai desideri del ragazzo. Tra l’altro Giammarco in Albalonga è quasi di famiglia, molto vicino anche al ds Paolo Armeni che ha dato il benestare al trasferimento con grande dispiacere ma senza apporre nessun ostacolo. Incontrare in questo mondo uomini come quelli che lavorano nell' Albalonga ti riconcilia con lo sport"
Con l’inserimento di Picchi si completa una rosa che oramai consente di avere ambizioni? "Noi l’unico interesse che abbiamo è che questi ragazzi possano migliorarsi per poter approdare nel calcio a 5 nazionale. Serve tanto sacrificio, spesso tanta panchina in prima squadra, ma solo con la tenacia e la determinazione si possono avverare i sogni. Noi dobbiamo dare le giuste motivazioni, a questa età il passo tra giocare in un campionato nazionale e smettere definitivamente è molto piccolo"
Siamo stati ai campi di Via Venezia ed abbiamo visto decine di bimbi sgambettare con i colori rossoblu:
"In verità sono centinaia e siamo contenti di questo. Fino a qualche anno fa il calcio a 5 sembrava quasi una
diminutio del calcio a 11, i figli di un dio minore. Oggi i genitori stanno capendo che il calcio fino a 10/12
anni è solo uno e si chiama calcio a 5. Chi si reca in una scuola di calcio a 11 gioca comunque su campi
ridotti, gioca in ogni caso a calcio a 5, per questo è intuitivo quanto sia meglio farlo con degli specialisti di
settore. Quando l’età aumenta, il ragazzo potrà comunque optare per il calcio a 11 portandosi dietro un
bagaglio tecnico eccellente, vedere campioni quali Neymar, Marcelo, Robinho, Roberto Carlos e molti altri.
Rocchi, anche quest’anno la scuola potrà contare sull’apporto dei giocatori della prima squadra:
Assolutamente si, nello sport l’esempio è fondamentale, mostrare il gesto tecnico è l’unica via per poter
insegnare a dei bambini, internet in questi casi serve a poco e può essere deleterio come anche i libri.
L’esperienza e la tecnica dei vari Marcelo, Emer, Paolo Pinto, Rengifo non si può inventare. Sappiamo,
inoltre, quanto i bambini siano felici di ‘giocare’ con i campioni che il sabato vedono al palazzetto, e questo
rappresenta un valore motivazionale in più. Da noi questo è possibile, vi aspettiamo a Via Venezia 62,
qualche altro bimbo lo possiamo inserire, si divertirà ed imparerà, questo è certo"