l'intervista
Corneto tra presente e futuro: parola a Daniel D'Aponte
Primo mini bilancio del ds rossoblù dopo l'eliminazione in Coppa Italia subita per mano dell'Aranova
Il risveglio post Coppa Italia non è sorridente in casa Corneto Tarquinia. Durante l’estate, il solido club etrusco, si è reso protagonista di un mercato a dir poco sfavillante per la categoria: l’Aranova di Pierluigi Vigna ha però riportato subito sulla terra la compagine quest’anno affidata a David Centioni. Per l’ex allenatore del Real Monterotondo Scalo, fresco campione in carica proprio con gli eretini della sopracitata Coppa, sfuma così precocemente l’opportunità di difendere un titolo prestigioso, da lui e lo Scalo, faticosamente conquistato. A tracciare una prima analisi di ciò che è accaduto e ciò che magari dovrà accadere in casa Corneto, il rampante direttore sportivo Daniel D’Aponte. "Siamo dispiaciuti avevamo messo in conto che contro una squadra già rodata e di qualità come l’Aranova c’era il rischio concreto di essere eliminati. Non ho onestamente rimpianti analizzando nello specifico il match del Le Muracciole perché i ragazzi hanno dato tutto dal primo all’ultimo minuto di gioco: sono sinceramente soddisfatto dell’atteggiamento che hanno avuto. Il risultato ci vede sconfitti ma io credo nel lavoro, la squadra sotto questo aspetto mostra segnali importanti, mi lascia perplesso il cinico e spietato format della Coppa Italia ma sappiamo bene tutti che stiamo vivendo in un contesto storico particolare: dobbiamo necessariamente adeguarci" La Corneto Tarquinia ha cambiato totalmente look nel giro di poco meno di un anno. Staff dirigenziale, tecnico, calciatori. Al Bonelli è arrivata tutta gente dal pedigree importante. Il rovescio di questa brillante medaglia è il fattore tempo: servirà pazienza per vedere i frutti di un albero raro, piantato con tutti i connotati del caso. "Assolutamente sì. Non possiamo pretendere altro in merito. La proprietà è conscia del fatto che un periodo di assestamento e diciamo pure bilanciamento, è naturale. I presupposti per costruire in maniera egregia li abbiamo creati sotto ogni punto di vista. Sotto l’aspetto prettamente tecnico si è puntato al top per quanto concerne la figura dell’allenatore: insieme a lui sono una garanzia anche gli atleti, di prima fascia assoluta, che abbiamo tra l’altro strappato ad un’agguerrita concorrenza". Effettivamente la campagna acquisti della Corneto Tarquinia è apparsa stellare anche se non da 10 in pagella vista l’assenza in rosa di una prima punta di grande livello: non a caso erano stati sondati Cissè e soprattutto Nohman: quest’ultimo poi finito al Fiuggi in D. "Francamente -afferma D’Aponte- reputo il nostro parco attaccanti ampiamente all’altezza della situazione. Non nego che sul mercato siamo sempre vigili e attenti poiché è nostra premura, offrire a mister Centioni, le migliori soluzioni tecniche e umane, per vivere serenamente questa annata sul lido di Tarquinia".Nell’immediato il battesimo ufficiale in campionato si chiama Riano: una neopromossa. "Mi aspetto dai ragazzi lo stesso piglio mostrato ad Aranova. Se giochiamo con una certa intensità sono convinto che possiamo sorridere a fine gara. Vincere non è mai facile, troveremo di fronte una squadra affamata, vogliosa di mettersi in mostra in un campionato inedito. Per i tre punti servirà la qualità ma anche tanta determinazione". La chiacchierata col giovane diesse civitavecchiese non termina senza prima un raffronto tra la Promozione vissuta gloriosamente per due anni e l’Eccellenza: categoria in cui è al debutto assoluto."Che dire -conclude Daniel D’Aponte- le dinamiche sono le stesse. Fondamentale è l’apporto delle persone che ruotano attorno al club perché la macchina organizzativa è sicuramente più complessa in Eccellenza rispetto alla Promozione. Colgo l’occasione per annunciare a breve l’ingresso in società di un direttore generale e di un team manager: ciò testimonia ulteriormente che teniamo alla cura dei dettagli e ad una crescita esponenziale ponderata nel tempo".