l'intervista

Ecco l'Audace di Gerli: "Voglio un calcio propositivo, abbiamo gli interpreti giusti"

Andrea Leopardi

L’inizio della stagione è alle porte e tutte le squadre stanno cercando di entrare velocemente in condizione per affrontarla al meglio. Non mancano, ovviamente, cambiamenti tra giocatori ed allenatori, che rappresentano nuove metodologie di lavoro ed assimilazione degli schemi. Tra le squadre che hanno cambiato e sono vogliose di fare bene c’è l’Audace, che si appresta ad affrontare nel migliore dei modi il Girone B di Eccellenza. Per fare il punto a poco meno di una settimana dall’inizio del campionato, abbiamo intervistato Fabio Gerli, nuovo Mister della squadra rappresentata dal patron Spinelli, che commenta così la preparazione estiva che lentamente sta volgendo al termine: "Abbiamo cambiato tanti elementi e stiamo cercando di assimilare ed integrare le caratteristiche dei ragazzi, lavorando molto sui principi tattici". Nonostante questo, c’è molto entusiasmo in tutto l’ambiente, carico ed ambizioso per quest’annata: "Ho trovato un ambiente con tanta passione, anche se non è una novità, in quanto molti dirigenti già li conoscevo; ho avuto modo però di conoscere il patron Spinelli, anche lui molto ambizioso, nel calcio come nella vita". Ambizioni alte e prestigiose, quindi, fanno rima con obiettivi altrettanto importanti: "L’obiettivo è disputare un campionato di vertice, anche se non sarà facile visti gli avversari di alto spessore che, rinforzandosi, hanno elevato il livello dell’intero Girone". Parlando strettamente di squadra, però, è bene capire come il nuovo gruppo formato da Gerli andrà a disporsi in campo. Questo, però, dipende dalle caratteristiche dei giocatori: "Ho usato diversi moduli e vario in base alle caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione; quest’anno, ovviamente, non farò diversamente dalle scorse stagioni". Un modulo da interiorizzare, quindi, che va a braccetto con l’idea di calcio che il Mister vuole trasmettere: "Voglio trasmettere un calcio propositivo perché penso di avere a disposizione gli interpreti giusti che, se inquadrati nella giusta mentalità, possono essere capaci di dominare l’avversario". E parlando di avversari, il primo è tutto tranne che banale per il Mister, che il prossimo fine settimana riceverà in casa il suo passato, ovvero il Città di Anagni: "Per me Anagni ha rappresentato la consacrazione in un calcio importante; porto quindi tantissimi bei ricordi, come i tre campionati vinti consecutivamente. Affrontarli, quindi, è sempre una grande emozione, anche perché ci sono calciatori come Campagna, Ciarelli e Iozzi che hanno condiviso con me bellissimi momenti". Per finire, abbiamo chiesto al neo allenatore dell’Audace quali sono, invece, gli obiettivi personali che si appresta a perseguire in questa lunga stagione: "Cercare di andare sempre oltre il massimo ed instaurare un bel rapporto di fiducia e collaborazione con i ragazzi, a cui spero di trasmettere la mia passione ed il mio modo di lavorare".

 

 

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