l'intervista

Civitavecchia, Bifini: "Conosco una sola ricetta, il lavoro. Dobbiamo badare al sodo"

Gabriele Tossio

Alessio Bifini e Marco Niccolini varcano la soglia del Tamagnini, accompagnati dallo storico dirigente nero azzurro Raffaele Stefanelli: c’è da sostenere il penultimo allenamento, prima dell’esordio in campionato. Fa caldo, anche se minacce temporalesche, incorniciano le colline a nord di Civitavecchia. Sorridente e sereno, Bifini si mostra disinvolto, in vista del 4 Settembre. "Abbiamo lavorato tanto e in un determinato modo -racconta il noto tecnico toscano- del resto conosco solo una ricetta per far sì che le cose, nel calcio, vadano bene: il lavoro". Nel palleggio e dunque in fase di possesso, la Vecchia, ha rubato gli occhi anche al suo nuovo mentore. "È la caratteristica principale, spiccata, più lungimirante che, mostrano a primo impatto i miei ragazzi. Naturalmente da ciò si evince che, è stato fatto un gran lavoro in tal senso, da parte dei miei predecessori". Bifini che, esteta lo è ma.. "Se vinco non esprimendo un calcio piacevole mi va bene lo stesso. È il risultato che conta nel calcio: tutto il resto è secondario". E subito viene in mente l’illustre suo collega, sempre toscano ma livornese e non grossetano: Max Allegri. "Appunto -prosegue il timoniere nero azzurro- lui bada esclusivamente al sodo e io la vedo esattamente nella maniera in cui la vede lui". A tal riguardo, il lavoro, capillare, sulla testa dei calciatori nero azzurri, è certosino e al contempo metodico. "La gestione della partita va mentalizzata il più presto possibile. Il Civitavecchia è una squadra che ama fare e disfare: una peculiarità che va indubbiamente migliorata. Dobbiamo acquisire equilibrio e crescere, tutti insieme". La consapevolezza è un’altra tematica che sta a cuore, al mister. "È il messaggio da inculcare e inseguire. Ho cercato, durante la preparazione ed i test in via amichevoli disputati, di coinvolgere concretamente ogni singolo componente della rosa: le risposte ci sono state ma ora aspetto quelle vere, a partire da Domenica". Dove, al Tamagnini, arriverà (calcio d’inizio ore 15.30) il Quarto Municipio. "Di cui qualcosa ma non molto sappiamo. Ribadisco il concetto: tutto dipenderà sempre da noi". E forse anche dall’Unipomezia.. "Un grande club ed una squadra di alto livello che rispettiamo molto. Noi siamo comunque in grado di competere alla grande contro chiunque: questo concetto dobbiamo interiormente assorbirlo con estrema convinzione". Pragmatismo, solidità e fiducia nei propri mezzi.. "Sono caratteristiche semplici -conclude Alessio Bifini- ma fondamentali in uno sport come il calcio. Anche a livello di unità d’intenti, al Civitavecchia siamo un blocco unico, a partire dalla proprietà, passando per la dirigenza, arrivando fino ai calciatori: ciò non è affatto scontato ed è un vantaggio importante che, ci teniamo stretto".

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