L'intervista
Claudio Solimina a ruota libera: la stagione, pronostici e il futuro
Anche l'Eccellenza 2023-24 è ormai ad un passo dal termine e, dopo lo spareggio, i play out ed i play off nazionali, sarà già tempo di pensare al prossimo anno. A fare il punto sull'ultima stagione è uno dei tecnici che ne ha fatto parte fino allo scorso novembre. Claudio Solimina riavvolge il nastro e fa le carte ai prossimi, cruciali, appuntamenti. Partendo dal girone A, l'allenatore afferma: "Il Rieti è una squadra forte, non l'ho vista dal vivo con la gestione Gardini ma soprattutto dopo il mercato invernale ha alzato di molto l'asticella. La W3 ha dimostrato grande organizzazione, un'ottima coesione del gruppo e la bravura del mister nel gestire lo spogliatoio. Se poi a tutto questo ci si aggiunge la stagione fuori dalle righe di Damiani ecco lì il primo posto. Forse mi aspettavo qualcosa in più dal Pomezia, mentre chi ne esce deluso è sicuramente il Civitavecchia seguito dal Valmontone. Nel girone B, penso che siano arrivate le due squadre più attrezzate. Il Terracina ci ha creduto fino alla fine e trascinato da un pubblico fuori categoria è riuscito nel sorpassare una squadra che era stata in testa per quasi tutto il campionato. Dopo il passo falso a Roccasecca credevo che il campionato fosse indirizzato, ma alla penultima giornata è cambiato tutto. Spero comunque che l'Unipomezia possa raggiungere il traguardo e le faccio un grandissimo in bocca al lupo per i play off. Ci si aspettava sicuramente qualcosa in più dal Gaeta, che poi comunque è uscito, ma soprattutto dal Colleferro". Tornando allo spareggio del Tre Fontane il tecnico prosegue: "Secondo me sarà una gara molto equilibrata e non escludo l'ipotesi calci di rigore..." E per poco Solimina non è salito alla guida della SSA prima della chiamata a Gardini... "Sono stato contattato due volte, la prima a dicembre ma non se ne fece nulla, la seconda a gennaio e in quel caso posso dire che al 99% era fatta. Poi la società ha preso un'altra strada". In generale, le chiamate dopo l'avventura al Vicovaro non sono mancate. "Oltre al Rieti, ci sono stati contatti con il Valmontone e poco tempo fa anche con il Fano in Serie D. Nessuna chiamata però si è concretizzata". Il tutto dopo un'esperienza sicuramente molto positiva appunto al Vicovaro. "Il vero miracolo sportivo lo abbiamo fatto lo scorso anno, prendendo la squadra in piena zona retrocessione e raggiungendo la salvezza con una media punti altissima. Quest'anno si era deciso di ripartire insieme provando ad alzare un pò il tiro. Purtroppo, a mio avviso, non si è operato bene sul mercato e il rischio di andare incontro ad una partenza complicata c'era, anche guardando il calendario tosto. Comunque ad agosto abbiamo lavorato bene e la squadra ha risposto presente sin da subito. Eravamo sul pezzo e poco a poco ci siamo ritrovati a pochi punti dalla zona play out. Poi, c'è stato un periodo in cui ho dovuto affrontare tre partite in una settimana senza tanti giocatori importanti in un clima di pressioni esterne riguardo alcune decisioni tecniche. Dopo la gara con il CS Primavera abbiamo deciso di separarci, in seguito la squadra che si è ritrovata in zona play out". La chiusura di Solimina è sui due play out di Eccellenza e sul proprio futuro. "Non me ne voglia il Villalba, ma nel girone A mi auguro si salvi il Ladispoli, lì ho lasciato il cuore avendoci giocato e allenato. Nel B, vedo favorito il Ferentino, una squadra che nel ritorno si è trasformata e che si è rinforzata con ottimi giocatori. Penso che le retrocessioni siano giuste, non mi aspettavo quella della Pro Calcio, sicuramente un duro colpo da digerire per il club. Per quanto riguarda invece il mio futuro, adesso sono sul mercato sperando arrivi una chiamata importante in un progetto dove si possa fare calcio senza pressioni di altro genere. Chi mi conosce sa come sono fatto e quello che voglio".