l'evento
1vs1, che successo nel primo evento!
Tra dimostrazioni teoriche ed esercizi sul campo, la 1vs1 Soccer Academy ha terminato la due giorni del corso con una sorpresa nel finale
Si è da poco conclusa, presso il centro di preparazione paralimpica di Via delle Tre Fontane, la due giorni dedicata interamente al metodo 1vs1.. Non ce lo siamo fatti ripetere due volte e ci siamo subito precipitati ad assistere all'evento, rimanendone, onestamente stupiti. La 1vs1 Soccer Academy è riuscita a organizzare un corso interessante, godibilissimo, completo, privo di tempi morti. La sensazione, anche solo dopo le due ore mattutine trascorse insieme ai professionisti della Soccer Academy, è di andarsene via arricchiti. In occasione del corso base, alle ore 10:00 tutti gli "studenti" sono stati sedere su un ampio tavolo di una delle sale del prestigioso centro. Qui, mister Enrico Baiocco, uno dei volti più importanti dal punto di vista tecnico del team 1vs1, dopo aver accolto e salutato i presenti, ha dato il via a una breve proiezione. Il soggetto del video? Uno 'spietato' e silenzioso confronto tra gli highlights delle partite della Nazionale Italiana in occasione dei mondiali del 2006 con quelli delle qualificazioni ai Mondiali del 2018. "...Quello che abbiamo visto" commenta con i presenti mister Baiocco, "è che al di là delle opinioni personali, quando l'Italia nel 2018 ha sbattuto contro la Svezia e il gioco del maestro Ventura non ha potuto sbloccarla, è mancata del tutto l'individualità che facesse saltare il banco. Campioni, invece, come Zambrotta, come Pirlo, che, come avete visto, si sono presi la responsabilità della giocata, ci dimostrano come la 'generazione della strada' avesse una mappa mentale in cui tutte quelle che sono le componenti del gioco e del gesto tecnico erano presenti e disponibili all'utilizzo. Lo scopo che si propone la metodologia della 1vs1 Soccer Academy è quello di tornare a fornire questa mappa mentale completa ai bambini e non solo, insegnando il modo corretto per avere la meglio sul proprio avversario grazie alla propria tecnica." La parola chiave è: reiterazione. "La memoria muscolare va allenata, come fosse un muscolo, attraverso una costante ripetizione del gesto. In questo modo non si ragiona più sull'atto di compiere questo o quel gesto, perché questa scelta verrà da sé, naturalmente, in un istante." Maurizio Silvestri, aggiunge: "Con il nostro metodo chi si allena è indotto a stare sempre in movimento, sempre con il pallone fra i piedi, sempre concentrato." Trascorsa una piacevolissima mezz'ora di confronto orale, si passa al campo, alla dimostrazione pratica della Ginga Wall, l'innovativa e brevettata paretina della 1vs1, star indiscussa della metodologia. E qui, durante gli esercizi spiegati e messi in pratica da Maurizio Silvestri e Enrico Baiocco, è emerso il secondo concetto chiave della metodologia 1vs1: l'alta intensità durante gli esercizi. Qualcuno fra i presenti allora solleva un dubbio, legittimo: certe situazioni, certi ritmi, difficilmente si vengono a creare nella normalità in partita, come ad esempio l'esecuzione di un passaggio forte al compagno. E qui, nella risposta data al quesito, si comprende davvero la filosofia dell'innovativo metodo. Si va ad agire, ad allenarsi, in un contesto di confusione, di anormalità quasi, per indurre il corpo e la mente ad apprendere, in modo rapido e istintivo, a riportare il tutto a uno stato di quiete. Si insegna a 'riparare' una situazione, a gestire l'emergenza e l'imprevisto, fornendo al giocatore la capacità di compiere veramente la scelta giusta in ogni circostanza, ponendo rimedio. "È la strada di una volta", spiegano Silvestri e Baiocco. "Il doversi misurare in terreni irregolari, contro avversari molto più grandi di età. Situazioni complesse e di 'emergenza' da affrontare e gestire. Noi abbiamo semplicemente reintrodotto quella carica di stimoli un tempo fornita naturalmente dalla strada." In sostanza, far uscire l'atleta dalla sua comfort zone per portarlo per davvero a misurarsi con se stesso per superare i propri limiti.
Nella seconda giornata Silvestri e Baiocco hanno dimostrato ai partecipanti diverse tipologie di allenamento con la Ginga Wall, riproducendo sul campo esercizi che i ragazzi devono poi eseguire in partita, come la protezione del pallone spalle alla porta o il dribbling. L’obiettivo di queste pratiche, come sottolineava Silvestri, è quello di riportare l’estro e la fantasia del ragazzo al centro di tutto, in modo che il giocatore possa esprimersi come meglio crede. “E’ stata un’esperienza fantastica”, ha detto Adriano Boccacci, organizzatore dell’evento che ha parlato inoltre della visita di Bruno Conti: “Siamo passati dalla teoria alla pratica cominciando a formare gli istruttori presenti, il tutto coronato poi dalla splendida sorpresa di Bruno Conti che ha osservato le dimostrazioni di Baiocco e Silvestri. Lui è un grande estimatore della tecnica, apprezza sempre il gesto tecnico e per questo è rimasto colpito positivamente da tutto ciò”. Conti ha successivamente cosegnato i certificati dei quattro livelli agli istruttori e le targhe alle società, lasciando un commento positivo su quanto messo in atto dai due mister. La giornata si è poi conclusa con un’importante messaggio lasciato da Baiocco e Silvestri sulla rilevanza del ruolo dell’allenatore nei confronti del giovane calciatore: “Lavagnette, parole o teorie... non esiste niente che possa far capire l’esercizio al bambino più della pratica. Quando un ragazzo vede far bene una cosa dal proprio istruttore, è stimolato a rifarla in altrettanto modo. Dobbiamo quindi essere noi in primis a dare il buon esempio perchè siamo una parte importante dell’educazione del calciatore, ma spesso ce lo dimentichiamo”. Dopo le numerose richieste e il successo ottenuto, la 1v1 Soccer Academy ha deciso di replicare, proponendo un ulteriore corso nella seconda metà di ottobre.