l'intervista

Massimina, Paparella: “Periodo duro ma non molliamo”

Il direttore generale: “Normale che manchi il campo ma ora è importante trasmettere ai ragazzi un messaggio positivo”

Il Massimina si rimbocca le maniche e continua a lavorare per i propri ragazzi. Il club si è infatti impegnato a fondo per poter garantire il regolare e soprattutto sicuro svolgimento delle attività ai tesserati: “Devo essere sincero – confessa il dg Alessandro Paparella – stiamo vivendo un momento complicato. Abbiamo faticato non poco a mettere in piede tutti i protocolli del caso ma ci siamo riusciti, anche grazie all'aiuto di diversi collaboratori che hanno accettato di darci una mano. Soprattutto all'inizio siamo stati un po' rigidi ma è servito per dare un senso di serietà e serenità, è ovvio che la partita manchi a tutti ma devo dire che i ragazzi stanno rispondendo bene, nell'agonistica stiamo registrando una grande presenza e partecipazione agli allenamenti”. Un lavoro complicato ma necessario per tenere accesa la passione per questo sport nei tanti ragazzi che fanno parte della società biancorossa: “Abbiamo subito voluto mandare un messaggio chiaro, il momento è difficile ma non dobbiamo arrenderci. Così come in campo, anche ora è fondamentale trasmettere il concetto di non mollare. Adesso soprattutto è bene ricordare anche la valenza sociale del nostro lavoro, fatto di condivisione, passione e che permette ai ragazzi di fare attività fisica, importante per i giovani che così possono scaricare le tensioni e soprattutto mantenere un ottimo stato di salute. Voglio dire grazie al direttore Marinelli e agli allenatori che sono riusciti a creare un ambiente sereno e divertente per tutti i nostri giovani”. Non solo agonistica però, il Massimina ha curato ogni dettaglio anche per l'attività della Scuola Calcio: “Siamo stati sempre aperti, ovviamente badando a rispettare protocolli e misure di sicurezza. Qui gli istruttori e il responsabile Roberto Macchioli si sono superati organizzando giochi, staffette, mini competizioni e quanto più possibile per coinvolgere i bambini. Il messaggio qui rimane lo stesso e si allinea a quello generale del Massimina, adesso più che mai c'è da lottare e non arrendersi”.

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