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Primavera 1
Dopo una lunga militanza nel vivaio romanista, il terzino sinistro affronterà il suo passato nella gara più importante della stagione
30 Maggio 2024
Matteo Falasca, qui in giallorosso (Foto ©Mirna De Cesaris)
Leggenda narra che da Luca Pellegrini in poi, a Trigoria non ci sia stato un piede mancino tanto vellutato come quello di Matteo Falasca. Terzino sinistro, un motorino al posto delle gambe e l'intelligenza tattica (e non solo) di chi nella vita farà il calciatore. Insieme a Luigi Cherubini ha formato una delle catene più forti delle giovanili giallorosse e non solo, ma lo scorso anno il sogno all'ombra del Colosseo è terminato. Tra chi non ha creduto fino in fondo in lui e più di un pizzico di sfortuna, in estate il lungo cammino con la lupa sul petto ha visto la sua fine con il trasferimento al Sassuolo. Il destino ha voluto che i conti col passato dovessero farsi immediatamente, con questa finale Scudetto a rappresentare un vortice di emozioni difficili da spiegare. Falasca sa bene qual è il potenziale dei suoi ex compagni, che allo stesso tempo conoscono qualità e capacità dell'esterno neroverde. Un giocatore straordinario, che nella difficile stagione dello scorso anno ha conosciuto soltanto un piccolo ostacolo nel suo cammino, che sarà straordinario. Sì, lo sarà. A proposito di capacità, tra le tante doti a disposizione del classe 2004 c'è un'incredibile propensione all'essere decisivo nei momenti cruciali. Lo Scudetto di Under 17 vinto dalla Roma nel 2021 portò in maniera clamorosa la sua firma.
Insomma, la formazione di Federico Guidi è avvisata: tra i tanti pericoli, potenziali ed effettivi, quello rappresentato da Matteo Falasca sarà da monitorare con un'attenzione ancor più minuziosa.
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