COPPA ITALIA

Maledetti rigori! Lazio sfortunatissima, dopo 90' di dominio viene eliminata dalla coppa

Ai quarti ci va la Juventus di Magnanelli, che affronterà l'Atalanta: Pirozzi a dir poco sfortunato, anche due legni colpiti

COPPA ITALIA PRIMAVERA - OTTAVI DI FINALE
LAZIO - JUVENTUS 8-7 d.c.r.

LAZIO Renzetti, Ferrari, Zazza, Petta (25’st Bordoni), R. Bordon, Karsenty (25’st Cuzzarella), Nazzaro, Farcomeni (40’st Pinelli), Serra (20’st Sulejmani), Munoz, D’Agostini (40’st Marinaj) PANCHINA Cipriani, Gelli, Trifelli, Bigotti, Battisti, Ciucci ALLENATORE Pirozzi

JUVENTUS Radu, Savio, Martinez, Pagnucco, Verde, Boufandar, Mazur (20’st Di Base), Vacca, Finocchiaro (38’st Scienza), Florea (20’st Ventre), Comellas (20’st Keutgen) PANCHINA Marcu, Nisci, Biliboc, Bellino, Rizzo, Merola ALLENATORE Magnanelli

ARBITRO Cerbasi di Arezzo
ASSISTENTI Capriuolo e Fedele di Arezzo
NOTE Ammoniti Petta Angoli 5-4

Una sfida maledetta sin dalle prime battute per la Lazio, che nei novanta minuti avrebbe senz'altro meritato di conquistare il pass per il turno successivo. Invece ai quarti di finale ci va la Juventus, salvata da un super Radu, migliore in campo per distacco della sfida. Tre miracoli, due volte salvato dai legni e alla fine capace di respingere il destro di Zazza durante la lotteria dei calci di rigore. 

Una conclusione di D’Agostini smorzata dalla difesa e respinta da Radu apre un match che nelle sue fasi iniziali è tutto a tinte biancocelesti. Al 7’ doppia clamorosa chance per i padroni di casa con Karsenty prima e D’Agostini poi che da due passi non riescono a superare Radu in versione superman. La replica bianconera non tarda ad arrivare con l’intelligente sponda di testa di Savio a beneficio di Comellas che in girata sfiora il palo. I primi fuochi d’artificio lasciano spazio a una gara compassata, più che equilibrata: squadre ordinate che concedono poco, limitando in maniera evidente i rispettivi attacchi avversari. Sul finire di primo tempo un’altra serie di clamorose chance per i biancocelesti e tutte in rapida successione. Ferrari, a tu per tu, si lascia ipnotizzare da Radu, poi Serra viene murato dalla difesa, così come Ferrari. Sempre nella stessa azione destro dell’attaccante che stavolta batte Radu ma si vede fermato dal palo. È un tiro al bersaglio incredibile: sfera che carambola sui piedi di Munoz, murato, alla fine Ferrari spara alto. Porta decisamente stregata per la Lazio. È di fatto l’ultima vera emozione di un primo tempo che, ai punti, la formazione di Pirozzi avrebbe meritato di chiudere in vantaggio.

La clamorosa parata di Radu su Karsenty (Foto ©Mirna De Cesaris)

IL SECONDO TEMPO

La ripresa si apre con un’altra chance per la Lazio e, tanto per cambiare, un altro miracolo di Radu: corner perfetto di Nazzaro e stacco imperioso di Petta, il portiere della Juventus si supera, poi sulla ribattuta Munoz spedisce fuori a porta sguarnita. Al 19’ altra occasionissima che la Lazio si crea al termine di una splendida azione iniziata dal portiere e culminata con il cross di Ferrari per Karsenty, l’ex Gelbison arriva leggermente in ritardo e spara alto. Altro giro, altra chance, di nuovo con Petta che prende benissimo il terzo tempo, stavolta non c’è Radu a fermarlo, ma la traversa. Incredibile! Da lì in avanti succede poco e nulla. Diverse sostituzioni e testa ai calci di rigore.

I CALCI DI RIGORE
Munoz (L) gol
Di Biase (J) gol
Nazzaro (L) gol
Scienza (J) gol
Bordoni (L) gol 
Savio (J) gol 
Marinaj (L) gol
Vacca (J) gol 
Sulejmani (L) gol
Pagnucco (J) gol 
Cuzzarella (L) gol
Boufandar (J) gol
Ferrari (L) gol
Keutgen (J) gol
Zazza (L) parato 
Martinez (J) gol 

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