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09 Ottobre 2025
Wesley, Gasperini e Lulli (Foto ©De Cesaris)
Cambio di tendenza
Da profilo anonimo a centro di gravità permanente nel giro di due anni, dopo il passaggio di una stagione in Under 18 dove non ha fatto altro che confermare le belle impressioni suscitate nei mesi precedenti. Poi, questa estate, è evidentemente successo qualcos'altro nel cammino di Emanuele Lulli, in quel viaggio che sembra sempre più una poesia calcistica.
Le chiamate della prima squadra, soprattutto in estate, lasciano spesso il tempo che trovano. Eppure Gian Piero Gasperini non ci ha pensato su due volte a portarlo con sè. Prima dell'arrivo di Wesley, ma pure dopo. Nonostante Rensch, nonostante Buba Sangarè. E la mano dell'allenatore della prima squadra sull'ulteriore step di crescita è davvero evidente. D'altronde, l'ex Atalanta con gli esterni ci ha sempre saputo fare.
Wesley, qui in azione nella sfida contro il Bologna decisa proprio da lui (Foto ©De Cesaris)A illuminarci, nello specifico, è stata l'interpretazione del ruolo di esterno destro nella sfida tra la formazione di Federico Guidi e la Fiorentina. Per caratteristiche, Lulli non è mai stato un esterno troppo tecnico, quindi immaginare dei tagli verso il centro del campo è stata sempre impresa ardua. E sempre per caratteristiche, con quella cilindrata, la giocata più consueta è quella di andare dritto per dritto fino alla linea di fondo e poi metterla in mezzo. Contro la Fiorentina - e nelle ultime gare in generale - la tendenza sembra cambiata. Una doppia opzione, dunque, che sta rendendo Lulli totalmente devastante perchè oltre che imprendibile, com'è sempre stato, adesso è anche imprevedibile. Non sono forse un caso, allora, l'assist ad Arena, quello a Della Rocca e i due a Di Nunzio.
Il resto lo ha fatto Federico Guidi che ne sta favorendo l'ascesa anche per l'equilibrio che sta infondendo alla sua Roma. Una Roma più bloccata sulla sinistra, anche per esigenze del momento considerando Cama al Mondiale, Litti in recupero e Marchetti che di base è un esterno ma di destra. Così, la catena di destra è diventato un asset cruciale nello scacchiere capitolino. E non è un caso, nel frattempo, che proprio da quella parte, ci sia stata un'altra evoluzione di quelle importanti. L'evoluzione di Alessandro Di Nunzio, da mediano e mezz'ala moderna, ormai quasi un trequartista.
Di Nunzio che, insieme a Nardin e all'ex giallorosso Coletta, è uno dei sempre convocati dall'Italia, ora in Under 19. A proposito di uno dei migliori gruppi coltivati a Trigoria negli ultimi decenni, che adesso vede un'altra stella brillare di luce propria. Indovinate chi...
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