l'intervista

CPC, la Coppa per rinascere. Arriva la Monti Cimini

La formazione portuale deve risollevarsi dopo il derby perso. Al Tamagnini arriva una grande occasione

Il day-after a casa CPC è un brusco risveglio: tante le domande e i perché da sciogliere, in riferimento ad una sconfitta che può essere ammortizzata tra meno di 48 ore, grazie alla Coppa Italia. “La Coppa Italia -traccia il direttore sportivo Sandro Fabietti- la Compagnia Portuale vuole provare a vincerla, l’organico può districarsi nel duplice, dispendioso impegno Coppa/campionato, poiché è di qualità anche se, dopo la gara persa con la CSL bisogna inevitabilmente accelerare nel processo di crescita generale”. Non è una sconfitta che può mettere in crisi o in discussione qualcuno o qualcosa: ciò non toglie che il club è molto vigile, tramite le sue figure dirigenziali di spicco, sui comportamenti che, una squadra come la Cpc deve tenere in campo. “Non è il caso di fare allarmismi -tuona Fabietti- ma non è, la nostra, una squadra costruita per perdere in un determinato modo: la CSL ha giocato con fame, noi siamo incappati in una giornata storta, ciò nonostante siamo arrivati almeno 5/6 volte davanti al portiere e abbiamo segnato due goal: una compagine come la nostra perde solo per una serie di concause”. Situazioni, appunto concause, che la Compagnia Portuale analizzerà alla ripresa degli allenamenti: vigilia della gara con la Polisportiva Monti Cimini. “Il profilo della Cpc è di una società con parco giocatori importanti e staff tecnico di un certo livello: chiaro che la sconfitta, la prima di questa stagione, va vista solo in funzione una giornata negativa, da tenere bene a mente però, come monito”.

Non preoccuperà di certo il prossimo impegno in campionato al Tamagnini contro l’Aurelio Academy (5 sconfitte su 5 gare), il banco di prova, se vogliamo definirlo così, può arrivare dalla Coppa: la Polisportiva Monti Cimini che approderà a Campo dell’Oro, in occasione dell’andata dei trentaduesimi, è, come la Roja, una candidata alla vittoria finale nel girone A. “Non mi interessa -conclude il diesse di Ostia- vincere gare facili con tanti goal all’attivo, preferisco le partite come quella coi Cimini: un test ufficiale dove possiamo capire la nostra reale forza contro una rivale per il primo posto finale in campionato”

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.