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Flavio Cristofari si ritira "Esco di scena a testa alta"
Il bomber dell'Indomita Pomezia sceglie di fare un passo indietro: tanti gol e tante storie adesso vanno nel libro dei ricordi
Uno degli attaccanti più prolifici del calcio laziale ha deciso di dire basta. Ha ascoltato il suo corpo, si è guardato intorno ed ha capito che lasciare, per quanto doloroso, sia la scelta migliore. Flavio Cristofari chiude con il calcio giocato. Una stagione che era iniziata sotto i migliori auspici, con diversi gol decisivi, poi uno stop per infortunio. Il rientro speciale con l'ingresso dalla panchina con gol e conquista del rigore che permisero all'Indomita Pomezia contro il Sabaudia. L'ultima firma in questo campionato e poi la decisione, presa dopo il match di domenica che ha riportato i pometini sul podio. L'annuncio è arrivato tramite il suo profilo Facebook.
30 anni di calcio sono passati in fretta per questo sport ho dato tutta la mia vita, i miei sacrifici. Sono stato messo di fronte a tante prove e le ho sempre affrontate con orgoglio sono caduto molte volte mille infortuni, ma per l’amore che ho per questo sport. Mi sono sempre rialzato perché per me era tutto questa stavolta non posso. Ho pensato molte volte a questo momento mai peró avrei immaginato di concludere cosi con un crociato rotto a tre mesi dal mio ritiro. E' un brutto colpo non me lo meritavo, non cosi, ma ormai è fatta e devo solo accettarlo anche se non sarà facile. Mi mancherà ogni singola cosa di questo sport: le partite, gli allenamenti, lo spogliatoio, gli amici. Non pensavo sarebbe stata cosi dura dire basta. Spero di essere ricordato prima di tutto per l’uomo che ho messo ogni singolo giorno su quel rettangolo verde prima ancora del calciatore. Spero di aver trasmesso qualcosa ai ragazzi piu giovani, non ho rimpianti, ho dato tutto quello che avevo.R ingrazio chi mi è stato sempre vicino in questi anni mio padre su tutti, sempre presente ovunque e comunque. Grazie pa' che mi hai fatto innamorare di questo sport.Esco sconfitto, ma a testa alta. E' solo un gioco, dicono...