L’INTERVISTA
Daniele Piro a ruota libera: "Nettuno, migliori e peggiori..."
L’esterno d’attacco classe 1989 si confessa con la sua consueta schiettezza
Non ha mai avuto problemi nel dire ciò pensa, nel bene e nel male. L’ha fatto più volte in passato e, alla vigilia dell’inizio della stagione 2020/2021, Daniele Piro parla della sua nuova esperienza Nettuno Calcio commentando, a freddo, diversi aspetti della sua carriera. Ecco l’intervista integrale:
Buonasera Daniele, la stagione è partita subito benissimo con il Nettuno in Coppa: come mai hai scelto questo progetto? Cosa ti ha convinto di quello che ti è stato prospettato?
"Si, siamo partiti con la giusta cattiveria ma ancora non abbiamo fatto nulla. Il cammino è lungo sia in Coppa che in campionato, ho scelto questo progetto perché il Presidente Tosoni ha un progetto calcistico meraviglioso per la città di Nettuno e giorno dopo giorno lo sta facendo crescere sempre di più. Spero di aiutarlo con tutte le mie forze".
Il campionato è ormai alle porte: quali sono gli obiettivi del club e i tuoi personali in questa nuova avventura?
"I nostri obiettivi sono chiari e non mi nascondo: vogliamo vincere e portare il Nettuno in categorie più importanti, personalmente voglio dimostrare ancora di più di quello che ho sempre fatto".
Com’è stata la ripresa del calcio giocato? Quanto vi è mancato il rettangolo di gioco in questi 7 mesi?
"La ripresa è stata bellissima ma allo stesso tempo dura, abbiamo lavorato molto ma come si dice i sacrifici pagano sempre".
Quali sono il miglior calciatore, allenatore, direttore e Presidente avuti in carriera ed il peggiore?
"Allora il miglior calciatore con cui ho giocato e posso dire che in queste categorie non c’entra nulla e l’ho conosciuto al Nuova Florida è Luca Teti a cui mando un in bocca a lupo enorme. Il miglior allenatore che ho avuto e che mi ha insegnato e sopratutto migliorato tecnicamente e mentalmente è Roberto Chiappara con cui fortunatamente ho ancora il piacere di esserci amico anche fuori dal campo. Il peggiore mi dispiace ma è stato Manolo Liberati avuto lo scorso anno a Tivoli, non per le sue qualità ma solamente perché non ci siamo proprio capito dal primo giorno. Il miglior direttore che abbia mai avuto, ma dico lui perché in primis non era il nostro direttore ma era il nostro amico, cito Danilo Pizi. Il peggiore nessuno, diciamo che con Massimo Corinaldesi non mi sono trovato molto bene, ma magari perché ci conoscevamo poco. In cima alla lista dei Presidenti rimarrà sempre Luigi Lardone, una delle persone più oneste che ci siano. Il peggiore fortunatamente non ne ho perché, anche se ho avuto battibecchi, nei miei confronti sono stati sempre tutti bravi quindi un peggiore non c’è".