il caso

Anco Marzio, slitta la delibera per le tribune. Alessandro Cuomo: "La pazienza è al limite"

Gabriele Tossio

La stagione ufficiale bussa forte alle porte di tre club che usufruiscono dell’Anco Marzio in via Amenduini ad Ostia. Ostia Mare, Rodolfo Morandi e Conauto, attendono, dal Comune di Roma, una documentazione (Pubblico Spettacolo) che consenta al caloroso e numeroso pubblico lidense, la possibilità di accedere sugli spalti dello stadio di via Amenduni: stadio che, tra l’altro, sta subendo il restyling del campo in sintetico a spese della nuova proprietà dell’Ostia Mare targata Di Paolo. Così a pochi giorni dal via dei campionati di Serie D ed Eccellenza e della Coppa di Promozione si alza un grido di protesta per un atto che, visti gli investimenti in corso, alle società interessate appare dovuto. Un allarme lanciato dal direttore generale del Rodolfo Morandi Alessandro Cuomo.

"Siamo esasperati – si sfoga Cuomo - circa 10 anni fa ci è stato tolto il nostro storico campo in via Ruta: per noi fu una batosta dal quale ci siamo parzialmente ripresi grazie alla benevolenza dell'Ostiamare, e oggi della famiglia Di Paolo, che ci ha accolto nel proprio centro sportivo con grande solidarietà. L’attuale proprietà biancoviola sta facendo di tutto per consentire ai propri numerosi tesserati, della Rodolfo Morandi e della Conauto di svolgere le proprie attività in armonia, col sostegno sugli spalti di appassionati, familiari e tifosi che veramente, qui ad Ostia, rappresentano una grande comunità". Una situazione che si sta prolungando oltre modo e che sta minando gli umori dei tre club e di tutte le persone, supporters compresi, che ne sono coinvolti.

"Sì - prosegue Cuomo - perché la pazienza non è infinita e noi prima come cittadini, poi come addetti ai lavori, pretendiamo rispetto e ascolto da parte degli organi preposti. Siamo sicuri che chi ha lo sport nel cuore dispone anche della sensibilità necessaria per sposare la nostra causa e portarla avanti con dignità fino a che non giungeranno le notizie che tutti, ad Ostia, ci aspettiamo". Risposte concrete che società e non solo sperano arrivino molto presto. "Assolutamente sì - conclude il DG in passato anche tecnico della Rodolfo Morandi- la famiglia Di Paolo sta rilanciando alla grande la nostra comunità attraverso lo sport. Comprendo la burocrazia, ma credo pure che il nostro è un ruolo soprattutto sociale e come tale vada affrontato. Le attività agonistiche sono riprese e l’inizio dei campionati incombe. La priorità ad Ostia è far sì che ci sia partecipazione attiva da parte di tutti nello sport e per lo sport: affinché ciò avvenga anche il Comune di Roma deve fare la sua parte".

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.