l'intervista
Setteville, Di Vico fissa l'obiettivo "Una vittoria può sbloccare il gruppo"
Il Setteville si è destreggiato abilmente nelle ultime partite, affrontando squadre di alto livello, come il Monterotondo e il Fiano Romano. Tuttavia, i ragazzi di mister Di Vico, non sono riusciti a decollare e a portare a casa risultati più sostanziosi. La ragione secondo le parole del mister: "Abbiamo una squadra molto giovane, con una media d’età pari tra i 20 e i 21 anni, quindi pecchiamo tante volte d’esperienza. Logicamente qualche risultato non arriva anche se facciamo delle buone prestazioni, come domenica contro una grande squadra come il Monterotondo. Ha dei giocatori di livello, ci siamo confrontati abbastanza bene. Fino al 90’ vincevamo 1-0 e, purtroppo, su una palla che andava gestita in maniera diversa, negli ultimi secondi abbiamo preso il gol del pareggio". A seguito di questi risultati, viene da chiedersi quale strategia si possa adottare per far fruttare al meglio il duro lavoro della squadra e del mister che, con grande giudizio, suggerisce: “Da queste situazioni tante volte non è facile uscire perché si entra in un circolo in cui le prestazioni le fai però, al minimo errore, prendi gol oppure sbagli un colpo importante o un calcio di rigore, com’è successo a Cantalice: a 20 minuti dalla fine, sullo 0-0, poi abbiamo preso gol per una disattenzione del portiere in uscita. Ne possiamo uscire facendo gruppo, lavorando settimana dopo settimana, tenendo il morale alto, sperando di conquistare i play out.Serve però un ambiente sereno, poca serenità, pessimismo e troppo nervosismo sono controproducenti e non portano a niente". Si affaccia una nuova settimana di sfide per i ragazzi di Di Vico, che affronteranno con questa mentalità: “Divertirci, essere spensierati, essere consapevoli di essere una buona squadra e che prima o poi arriverà la prima vittoria, che ci libererà dalla mente il fatto dello 0 nella casella in classifica. Vogliamo iniziare un nuovo percorso. Comunque vada, penso che vincendo una partita cambierebbe tutta la situazione. Il problema è l’aver paura di sbagliare e di vincere, che ti permette di liberarti. Quando arrivi al 90’ che stai vincendo 1-0 oppure, nel caso di Fiano, che stai vincendo e poi vieni recuperato, fai una partita per cui meritavi qualcosa in più, significa che la squadra c’è, manca quel pizzico in più a livello mentale, che si può sbloccare con una vittoria". Data la 17esima posizione in classifica la paura della retrocessione potrebbe farsi sentire: “La paura fa parte del gioco, fa parte di qualcosa che deve stimolarti dentro per fare sempre meglio, anche nella vita. Non penso che succederà perché la squadra è composta da ragazzi sani e con tanta voglia di fare ma questo è uno sport in cui può succedere di tutto. Vogliamo la salvezza con o senza play out sennò. Ad inizio anno speravo di concludere il campionato nella parte sinistra della classifica, come uno dei più fiduciosi allenatori si poteva augurare. Non ci siamo riusciti in queste prime dieci partite, il nostro obiettivo è cambiato e ci dobbiamo salvare".