l'intervista
Urbe, Cicchetti: "Con la Viterbese voglio personalità"
La formazione classe 2005 di via della Pisana non è in un momento brillantissimo e contro i gialloblù proverà a ripartire
I classe 2005 gialloblù sono pronti per lasciarsi alle spalle il pareggio con l'Ostiamare della scorsa settimana: nel prossimo turno in via della Pisana arriva la Viterbese Castrense, per una partita da vincere ma non solo, anche da giocare con grinta e personalità. L'Urbetevere di mister Valerio Cicchetti sta vivendo infatti una piccola flessione in questo periodo - che definiremmo 'dolce', poiché caratterizzata da pareggi e non da sconfitte-, sono sei i punti in meno rispetto alle prime cinque giornate dell'andata. Ne abbiamo parlato con l'allenatore. “Di solito il girone di ritorno è più difficile rispetto all'andata: i valori si stabilizzano, le squadre si iniziano a conoscere”, commenta Cicchetti, “Detto questo penso che un piccolo calo ci possa sempre stare nel corso di una stagione, specialmente quando parliamo di questa fascia d'età. Sono però fiducioso perché in allenamento stiamo lavorando bene, nella giusta direzione, e per questo mi aspetto una forte reazione già questo sabato con la Viterbese.” Arrivano, per l'appunto, i leoni a via della Pisana, contro cui all'andata l'Urbe vinse per 1-0. “Trovammo la vittoria su un campo difficile e non in perfette condizioni, contro una squadra chiusa e votata alle ripartenze. Mi aspetto una prestazione di personalità questo sabato, voglio rivedere la grinta che, fino a un mese e mezzo fa quando eravamo spalla a spalla con la Lazio era un po' un marchio di fabbrica ben riconoscibile in ogni match.” Riguardo l'ultima gara, pareggiata con l'Ostiamare, si è visto un avversario arduo da gestire. “Un risultato giusto, secondo me. Noi siamo partiti bene nel primo tempo, poi nel secondo però l'Ostiamare ha tirato fuori qualcosa di più e noi ci siamo un po' intimoriti, tirando il freno a mano. Ne abbiamo parlato, questo non è da noi: dobbiamo sempre proporre il nostro gioco, senza paura. Proprio per questo chiedo ora ai miei ragazzi una reazione importante. Una partita, infatti, può vivere tanti momenti diversi al suo interno: l'importate è saperli gestire sempre con il giusto atteggiamento”