L'intervista

Scuola dei Leoni, ecco i frutti: tre ragazzi nei prof

Il presidente del Ceprano Fortuna e il dg Ferranti commentano l'approdo al Frosinone di Marini e Cazora e quello alla Lazio di Bongiorno

Una società sportiva deve saper far divertire i suoi ragazzi. Deve offrire loro un luogo sicuro in cui poter vivere esperienze, stringere amicizie e deve aiutarli a entrare a piccoli passi nel mondo dello sport, migliorandone le abilità ed educandoli con i valori che esso trasmette. Ma è quanto tutto questo si trasforma nella possibilità di lanciare i migliori giocatori in palcoscenici di alto livello, come quello dei professionisti, che la somma dei fattori sinora elencati mostra l'effettiva qualità e valore di una realtà sportiva che sa come coltivare i suoi talenti. Parliamo della Scuola dei Leoni. Poco tempo fa i classe 2007 Cazora (centrocampista) e Marini (portiere) sono volati al Frosinone, mentre Bongiorno (attaccante) è stato scelto dalla Lazio. Tre bravissimi ragazzi, tre giocatori scovati e portati nel club dal direttore sportivo Andrea Sterbini, che con grande merito ha saputo riconoscerne il talento, decidendo di puntare per primo su di loro. Cresciuti e curati dall'esperto staff della Scuola dei leoni, quest'anno, avranno l'opportunità di far vedere di che pasta sono fatti in un contesto di primissimo piano. Queste sono le vittorie più belle e importanti per una società dilettantistica che tiene alla cresciuta dei suoi atleti: ne abbiamo parlato con due personalità di assoluto rilievo all'interno della società: il presidente del Ceprano Piero Fortuna e il direttore generale Pierangelo Ferranti. “Motivo di enorme orgoglio il passaggio di questi tre ragazzi nei professionisti”, commenta Pierfilippo Fortuna, “perché significa che le nostre azioni dirigenziali sono in linea con l'obiettivo che ci siamo dati, ossia quello di collocare più giovani possibili presso la casa madre Frosinone o in altre realtà professionistiche”. Sull'evoluzione della Scuola dei Leoni Fortuna ci dice la sua. “Stiamo parlando di un club che è cresciuto davvero tanto in pochissimo tempo. La dirigenza ha fatto un lavoro eccezionale, a partire dal presidente Claudio Peroni e dal vicepresidente Angelo D'Angelo: da loro, la società ha cominciato a strutturarsi fino ad arrivare a quest'anno che ha visto il progetto allargarsi al punto di comprendere al suo interno anche la Libertas Centocelle, che ha portato tutte le categorie di settore giovanile mancanti, rafforzando sempre più i rapporti con la casa madre Frosinone. Insomma, che dire, tutto va davvero per il meglio e, nonostante il periodo difficile, qui si rilancia e si cresce senza sosta. Ci tengo a dire che la società ha dimostrato in questo momento difficile di aver gestito l'emergenza sanitaria in maniera egregia, rispettando tutte le direttive e mettendo così in condizione i propri atleti di continuare a coltivare la loro passione con continuità”. Grande soddisfazione anche per il direttore generale della Scuola dei Leoni, Pierangelo Ferranti, che con orgoglio ci spiega come questa lieta notizia non sia altro che una naturale conseguenza dell'operato della società. “Subito dopo il lockdown, un po' in controtendenza con quello che si vede in giro, abbiamo cercato di far ripartire il calcio investendo ancor di più in questo sport in cui crediamo tantissimo, prendendo tecnici di primissimo livello e un direttore tecnico che ha militato in squadre di Serie A e Serie B, Francesco Della Rocca, ex Fiorentina, Palermo, Salernitana fra le varie. Questi nuovi arrivi, unitamente agli sforzi messi in pratica dal nostro presidente e dal nostro direttore sportivo Sterbini, stanno portando i loro frutti: l'approdo dei nostri tre classe 2007 nel mondo dei professionisti ne è un chiaro esempio, un segnale che ci aspettavamo e che ci fa capire che la società sta lavorando bene, anche perché tanti altri sono i ragazzi sotto osservazione. Si tratta di un'ulteriore prova del fatto che alla Scuola dei Leoni non si cura solo la crescita collettiva e la trasmissione di valori nel gruppo, ma si segue anche ogni singolo profilo con grande scrupolosità, promuovendo anche dei confronti periodici per verificare i miglioramenti di ciascuno e arrivare a far sì che capiti a più ragazzi possibile quello che è già capitato a Cazora, Marini e Bongiorno”.

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