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Una Lazio magica a Trigoria. I ragazzi di Gonini riaprono il campionato

Federico Meuti

La gara perfetta si potrebbe dire, non tanto per lo svolgimento visto che sfide migliori ci son state, ma soprattutto per la capacità di saperla analizzare, capendo come affrontare i diversi momenti, dando sempre l’impressione di trovarsi in controllo. A Trigoria la Lazio ha offerto una dimostrazione di forza importante, facendo valere un chiaro carattere all’interno della sfida più decisiva in questo primo scorcio stagionale. Le Aquile difatti avevano l’occasione di riaprire completamente il campionato, avvicinandosi di netto alla vetta della classifica. La truppa di Gonini ha compiuto in maniera egregia la sua missione, vedendo i cugini distanti ora solamente due lunghezze, in un primato condiviso con la Salernitana. Il derby in questa città ha una rilevanza di gran lunga maggiore della mera partita, l’adrenalina, la voglia di emergere, all’interno di un contesto dove era necessario prendersi i tre punti al fine di dare uno scossone al girone. Questo è stato fatto dagli ospiti, che hanno potuto festeggiare grazie alla rete su rigore di Zangari, arrivata comunque con enorme merito per la stupenda prestazione offerta. I biancocelesti sono apparsi subito più in palla rispetto agli storici rivali, aggredendo maggiormente sulla trequarti i difensori avversari, cercando con maggiore insistenza di gonfiare la rete, la quale è stata protetta a dovere da un super Marcaccini. L’ex Pescatori Ostia si è dovuto arrendere solo dagli undici metri, fatali ai giallorossi. La Romaa di Scala è rimasta imbrigliata nella folta manovra laziale, evolutasi durante gli ottanta minuti in base alle necessità. Durante il primo tempo la spinta delle Aquile è stata evidente, con giuste triangolazioni e corridoi continuamente aperti dalle giocate di Lo Monaco, Reita e Saitta. Nella ripresa invece, una volta trovato il vantaggio, l’undici di Gonini ha saputo adattarsi al nuovo scenario, sfruttando al massimo la capacità di far salire la squadra da parte di Polinari. L’ex Circolo di Canottieri continua ad offrire spunti interessanti ogni domenica, sfoggiando la sua tecnica insieme alla difesa del possesso, in cui, come Serra dell’U17, è un maestro. Tutto condito da un atteggiamento perfetto, senza mai abbassare la guardia, come richiesto da Federico Ciucci, che da capitano vero si è distinto per personalità in mezzo al campo, guidando il reparto e tutti i suoi compagni. Una mentalità decisiva quella dei laziali, che dopo il ko iniziale con la Salernitana hanno mostrato un’altra faccia nei big match (Bari, Frosinone…), arrivando sicuramente al maggior punto di svolta della loro stagione. Ora la Reggina questa domenica e i prossimi mesi ci diranno dove possono arrivare le Aquile.

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